Pianta di pistacchio: ecco come coltivarla anche in vaso

Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un vero e proprio “boom” e reale volontà di diffusione, anche con le varianti conosciute ed associate al nostro paese come la varietà di Bronte, oramai legata all’Italia. Esiste infatti una vera e propria cultura del pistacchio che si “dipana” in tantissimi ambiti, anche oltre quelli puramente alimentari, e pur essendo una pianta antichissima, originaria del Medio Oriente, è relativamente complessa da far fruttificare.

Una pianta di pistacchio però può essere comunque coltivata anche in “loco”, in giardino o in vaso, avendo ovviamente cura a mantenere uno stato sufficientemente buono.

Coltivare una variante tra quelle comuni della famiglia Pistacia non è così difficile o “impossibile” anche se bisogna comunque tenere conto di alcune peculiarità.

Come coltivare una pianta di pistacchio: è possibile anche in vaso

Pianta-di-pistacchio

Il pistacchio viene utilizzato in ambito alimentare fin dalla Preistoria ed è considerato da sempre un elemento altamente pregiato, e spesso evidenziato da sotto varianti molto rare e costose.

Ma avere una pianta di pistacchio anche in vaso è di base non così difficile, basta considerare alcuni fattori: generalmente sono impiantate in tardo autunno o in inverno, in questo modo possono avere tempo di svilupparsi ed iniziare a germogliare durante la primavera e l’estate, essendo una pianta che ama molto il sole, e che non tollera temperature al di sotto dei 7-8 gradi centigradi.

La coltivazione su scala ampia del pistacchio è relativamente complessa perchè per generare frutti, i tradizionali semi commestibili è necessaria la presenza di almeno due piante, una maschio ed una femmina. Se vogliamo utilizzare una crescita in vaso dobbiamo obbligatoriamente partire dai semi che abbiamo estratto dai gusci scegliendo quelli più sani e con meno impurità. Questi andranno messi in un bicchiere colmo d’acqua per metà per almeno ventiquattro ore e dopo averli estratti andranno disposti su un foglio di carta adagiato sopra un foglio di carta stagnola.

Lasciandoli ad alcuni centimetri di distanza gli uni dagli altri, andranno coperti a metà dal tovagliolo di carta e spruzzati con dell’acqua con un contenitore spray e richiudere il tutto, foglio di carta stagnola e carta e chiudere i semi in un contenitore di plastica, lasciando i semi così a “riposare” per almeno una decina di giorni.

Dopodichè sarà sufficiente estrarli, ed interrarli in un vaso in modo che la parte germogliata risulti verso l’alto, inumidendo leggermente il terreno.

Dopo alcune settimane le piantine inizieranno ad uscire fuori.

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