Mangiare patate germogliate fa male? Attenzione, ecco cosa rischi

Le patate sono un alimento molto comune e versatile, ma possono anche nascondere dei pericoli per la nostra salute se non conservate correttamente. In particolare, le patate che presentano dei germogli verdi o violacei possono essere tossiche e causare effetti indesiderati come nausea, vomito, diarrea, mal di testa e disturbi neurologici.

Il motivo è che le patate germogliate contengono una sostanza chiamata solanina, che fa parte delle difese naturali delle piante contro gli insetti e i funghi. La solanina si trova soprattutto nella buccia e nei germogli delle patate, ma può diffondersi anche nella polpa se le patate sono esposte alla luce o alle alte temperature.

La solanina è una neurotossina che interferisce con il funzionamento del sistema nervoso e può provocare sintomi come confusione, allucinazioni, convulsioni e coma. La dose letale di solanina per un adulto è stimata tra 2 e 5 mg per chilogrammo di peso corporeo, il che significa che basterebbero circa 400 grammi di patate germogliate per uccidere una persona di 70 kg.

Per evitare questi rischi, è importante conservare le patate in un luogo fresco, asciutto e buio, e controllarle periodicamente per eliminare quelle che presentano dei segni di germinazione o di ammaccature. Inoltre, è consigliabile sbucciare le patate prima di cucinarle e scartare quelle che hanno un colore verdastro o un sapore amaro.

Le patate sono un alimento sano e nutriente, ma richiedono delle precauzioni per essere consumate in sicurezza. Se avete dubbi sulla qualità delle vostre patate, meglio non rischiare e optare per altri alimenti.

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