Termini Imerese: Ex Fiat-Blutec, incontro al Ministero

Fiat Termini ImereseNuovo incontro, ieri, al Ministero dello Sviluppo economico sul futuro dell’ex stabilimento Fiat.
La Blutec ha garantito l’avvio del piano di reindustrializzazione e la procedura di fusione societaria e di trasferimento di azienda, che coinvolge stabilimenti presenti nelle province di Torino, Asti, Chieti e Potenza.

Ex Fiat di Termini, nuovo incontro al Ministero: conferme da Blutec
Entro dicembre Blutec vuole completare il versamento del capitale sottoscritto pari a 24 milioni, a fronte degli altri 14 che sono stati già versati. Nel frattempo è attesa la sigla definitiva del contratto di sviluppo per Termini, già approvato da Invitalia alla fine dello scorso ottobre. L’azienda ha confermato comunque che nel 2016 inizierà il riassorbimento dei lavoratori, l’avvio della produzione e la preparazione di aree per l’allestimento, tra gli altri, di veicoli speciali. Rassicurazioni non sufficienti per i sindacati. “Attendiamo fatti concreti”, dicono Gianluca Ficco (coordinatore nazionale Uilm) e Vincenzo Comella (segretario della Uilm di Palermo).“

“Come Uilm – ha dichiarato Gianluca Ficco – abbiamo ribadito l’esigenza di maggiore chiarezza sulle fusioni societarie, nonché naturalmente rivendicato il rispetto delle procedure di consultazione sindacali imposte dalla legge, poiché ogni stabilimento del Gruppo coinvolto nella procedura di trasferimento di azienda dovrebbe avere certezze sulla propria missione produttiva e dovrebbero essere fugati tutti i dubbi sulla sostenibilità anche finanziaria dell’operazione. Peraltro la presenza di finanziamenti pubblici impone la massima trasparenza sul fatto che questi siano strettamente finalizzati al piano di reindustrializzazione di Termini Imerese. Al Governo chiediamo di tenere alta la guardia, poiché il problema di Termini Imerese non si può dare per risolto finché la produzione nello stabilimento siciliano non sarà effettivamente ripartita e tutte le persone coinvolte saranno tornate al lavoro”.
“La Fiom – hanno dichiarato Michele De Palma, responsabile del settore auto della Fiom-Cgil, e Roberto Mastrosimone, segretario generale della Fiom Sicilia -, invitata dal ministero dello Sviluppo economico ad un appuntamento informativo richiesto dalla società Blutec, non ha fatto mancare la sua presenza nonostante la direzione aziendale abbia proceduto alla fusione per incorporazione senza la consultazione delle organizzazioni sindacali. Pur in presenza di tali comportamenti, nell’interesse dei lavoratori, la Fiom ha ascoltato le comunicazioni aziendali che non solo non ci tranquillizzano rispetto alla reale attuazione degli accordi siglati per la reindustrializzazione dell’area ma, allo stato, ne modificano processo e finalità in maniera unilaterale, passando dalla produzione di componentistica e indotto per auto alla finalizzazione, allestimento e personalizzazione di veicoli secondo richiesta dei carmaker su flotte aziendali insieme ad altri interventi per il riutilizzo del materiale ferroso. Per la Fiom lo scenario descritto oggi dalla direzione aziendale, che ancora non ha versato quanto dovuto per la capitalizzazione che sarebbe dovuta essere raggiunta ormai da mesi, non solo non ci rassicura, ma conferma le nostre preoccupazioni. Anche perché il prossimo 31 dicembre termina l’autorizzazione per la la cassa integrazione straordinaria che è rinnovata solo se c’è l’attuazione del cronoprogramma e la definitiva capitalizzazione, in caso contrario la situazione precipiterebbe per tutti i lavoratori (ex dipendenti Fiat, Marelli e indotto)”.

Il prossimo appuntamento al Mise per discutere di Termini Imerese è stato convocato la prossima settimana per giovedì 3 dicembre.

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