L’intero cronoprogramma prevede quando si faranno esattamente i lavori ad iniziare dalla cittadella dello sport, complesso che prevede il palazzetto dello sport e il diamante, con un intervento da 14 milioni di euro, di cui 9 milioni provengono dalle casse comunali uniti al finanziamento di 5 milioni del governo nazionale, che consentirà di avviare i lavori nel 2016 e concluderli entro la fine 2017. Oltre alla cittadella dello sport, sono previsti lavori di rifunzionalizzazione di altri impianti come il PalaMangano e il Paladitore.
Nella giornata di oggi riaprirà anche la struttura equestre “Giuseppe Di Matteo”, nel Parco della Favorita, anche questo, come molti degli altri impianti, abbandonato da decenni e risistemato con risorse interamente comunali. Nel cronoprogramma non sono però considerati i lavori che riguardano il Velodromo perché’ nei prossimi giorni l’amministrazione comunale formalizzerà una nota all’Us Città di Palermo, per capire se esiste e c’è’ la reale intenzione da parte di Zamparini di costruire il nuovo stadio.
“Siamo riusciti a vincere una battaglia importante – ha commentato Sergio D’Antoni – perché fare entrare nei primi 4 interventi nel governo nazionale la città di Palermo e il suo palazzetto dello sport è stato un successo molto importante. Adesso dobbiamo fare in modo che con le risorse che il Comune ha a disposizione, più questi 5 milioni del governo nazionale, si possa finalmente nell’arco di un anno e mezzo riaprire il palazzetto, per ospitare eventi nazionali e internazionali e permettere a questa città di fare veramente attività sportiva. La nostra battaglia non si ferma, va avanti per consentire di rendere agibili e fruibili tutti gli impianti della Sicilia a partire”