Isnello, quasi pronto il Parco Astronomico delle Madonie

PlanetarioSono in dirittura d’arrivo i lavori per la costruzione del PAM, il Parco Astronomico delle Madonie, a Isnello. Il parco astronomico, realizzato con un investimento di 15 milioni di euro, sarà uno dei più avanzati d’Europa, con un telescopio di nuovissima concezione, e sarà fruibile anche in remoto:  al telescopio infatti potranno collegarsi on line  gli studiosi da tutto il mondo. Il Parco Astronomico delle Madonie raggiungerà punti di eccellenza superiori a quelli realizzati dalla  University of North Carolina in una struttura simile, ma meno evoluta, a Cerro Tololo in Cile. Unisce, alla stazione osservativa per la ricerca, un grande planetario, digitale, con capienza 75 posti,  una terrazza osservativa con 12 strumenti di osservazione, un radiotelescopio con parabola di 2,3 metri, un laboratorio astronomico all’aperto con orologi solari di vario tipo, un mappamondo monumentale con supporto ed asse di rotazione, un planisfero, un laboratorio solare in cui, tramite un eliostato, potrà essere proiettato su uno schermo il disco solare in tempo reale per la sua analisi; laboratori didattici e un museo multimediale.  La stazione di ricerca ospiterà un telescopio riflettore della classe di 1 metro, del tipo “a grande campo” (circa 7 gradi quadrati), robotico e fruibile “in remoto”.

Il progetto del Parco astronomico di Isnello è un gioiello dell’umanità: il suo telescopio sarà capace di osservare uno spazio di cielo dieci volte il diametro della luna piena e di esaminare 50 miliardi di galassie”, spiega l’astrofisico e cosmologo statunitense George Fitzgerald Smoot, Premio Nobel per la Fisica nel 2006, in Sicilia per partecipare al Gal Hassin che ogni anno si tiene proprio ad Isnello. La manifestazione, organizzata dal sindaco Giuseppe Mogavero, ogni anno riunisce sulle Madonie i maggiori astronomi ed astrofisici internazionali. Oggi, sabato 12 settembre, Smoot terrà una lectio magistralis sulla storia della “Mappatura dell’universo”, conferenza che sta già richiamando studiosi da tutta Italia. “Esprimo apprezzamento al sindaco di Isnello che si è fatto promotore di un’iniziativa tanto grande con la quale d’ora in poi sarà possibile collegare un territorio periferico ad una dimensione più ampia. Isnello da oggi si inserisce in una logica nuova che supera l’idea di periferia, credo un patrimonio che diventa dell’umanità – spiega il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che ha ricevuto il cosmologo a Palazzo delle Aquile. Sarà presente ad Isnello anche Giovanni Bignami, alla guida dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e che l’anno scorso ha ricevuto il Premio Gal Hassin.

Planetario - lavoriIl Parco Astronomico delle Madonie  permetterà un’immersione a 360 gradi nel mondo dell’astronomia, anche per i non esperti, e gli appassionati che potranno seguire sul campo il lavoro degli studiosi. “Il PAM lo abbiamo sognato, lo abbiamo definito nella sua progettualità e lo abbiamo realizzato” – dice il sindaco di Isnello, Giuseppe Mogavero.  Agli inizi degli anni ‘70 gli astronomi italiani indicarono Piano Battaglia come il luogo ideale per osservare il cielo. Era, dunque, il posto adatto per ospitare il telescopio nazionale. La limpidezza del cielo, la lontananza da fonti estranee o inquinanti creavano il perfetto scenario. E’ stata scelta dunque la sommità di Monte Mufara (quota 1.865 metri, sito osservativo astronomico più alto d’Italia), per ospitare il PAM, un investimento straordinario che è stato finanziato dal CIPE con sette milioni e mezzo di euro a cui se ne aggiungono altrettanti in strutture da parte del Comune e derivanti da ulteriori finanziamenti. Inoltre il Ministero dell’Università e della Ricerca ha recentemente assegnato un milione di euro all’INAF, per l’avvio delle attività di gestione del PAM.

E’ proprio sottolineando il progetto del PAM che l’Unione Astronomica internazionale, nel 2009, ha dato il nome “Isnello” all’asteroide 6168, tra Marte e Giove. E l’anno scorso, il nome “Pinomogavero” (dal nome del sindaco che ha fortemente voluto il progetto del PAM) all’asteroide 4627 scoperto il 5 settembre 1985 da Henri Debehogne presso l’Osservatorio australe europeo (ESO, La Silla, in Cile). Gli occhi del mondo astronomico sono quindi puntati su Isnello: hanno già dichiarato interesse al Parco Astronomico delle Madonie, l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), l’Istituto di Astronomia e Astrofisica Eberhard Karls-Universitat di Tübingen, in Germania;, l’ONU, Action Team on Near-Earth Objects; la NASA/ JPL (Near-Earth Object Program Office) e l’Università di Pisa.

Il PAM non sarà slegato dal territorio, anzi: la sua nascita e crescita, oltre che riqualificare in termini di “cultura” un territorio reginale vasto, avrà inevitabili ricadute sul Isnello e l’intero comprensorio in termini di sviluppo durevole e sostenibile in aree di interesse paesaggistico. Un valore aggiunto per uno scenario naturale dalle eccezionali caratteristiche fisiche (meteo-climatiche, seeing, scarsissimo inquinamento luminoso) non riscontrabili in altre aree d’Italia. Senza contare che il lavoro di un piccolo comune come Isnello è un ulteriore passo nella delocalizzazione strategica.

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