Canta Pollina, il derby è rossoblu!

11219460_1844818465742637_9164555696038031055_oFa caldo a Finale. 20° abbondantemente superati, l’estate è alle porte, potrebbero vedersi i primi coraggiosi bagnanti della stagione. E’ la seconda domenica di maggio, ma le mezze stagioni non esistono più già da un pezzo, e il sole, a tratti, riscalda come se si fosse a luglio inoltrato. Lo sanno bene i dirigenti di Asd Finale e Usd Pollina, che riempiono secchi d’acqua per portarli in panchina, affinchè i loro ragazzi possano bagnarsi il viso quando il caldo, dentro di loro, diverrà fuoco. Sentono caldo Alessio Ciricosta e Franco Raimondo. Alessio ha 28 anni, da uno è presidente del Finale. Così giovane, s’è messo al timone di una società storica per il nostro calcio, una squadra che in 20 anni ha vinto campionati di prima e seconda categoria, coppa Trinacria, e numerosi altri riconoscimenti anche a livello giovanile. Alessio ha avuto coraggio, ha voluto provare a costruire una squadra interamente locale, 100% Finale. Qualcuno storceva il naso. Lui no. Franco ha il doppio degli anni di Alessio. E’ un uomo di calcio. E’ l’uomo di calcio. Da una vita. A Pollina ormai da molti anni non si giocava più al pallone, finchè, lo scorso agosto, Franco è diventato presidente dell’Usd Pollina. Beh, se a Finale ci si storceva il naso, a Pollina era molto peggio. Dopo le prime 3 partite il Pollina era fermo a 0 punti, aveva già subito 12 gol e perso il derby. Però Franco è mite, tranquillo, così come lo vedi. E la tranquillità impartita ai suoi, ha fatto sì che ieri, 10 maggio 2015, Pollina scrivesse la pagina più bella della sua storia calcistica.

finaleIl San Giuliano è gremito in ogni ordine di posto. Da una parte gli ultras del Finale, dall’altra i supporters del Pollina. Una partita nella partita. Fumogeni, cori, striscioni. E chi ci crede che siamo in terza categoria. Alle 16.30 entrano in campo le due squadre. Il Finale, guidato da mister Figus, si schiera con il 4-4-2. Giuseppe Vuono fra i pali; linea difensiva composta da Giuseppe Cassata, Giuseppe Gatta, Sergio Martorana e Giovanni Tumminello; a centrocampo giocano Luca Capuana, Francesco Lombardo, Angelo Solaro e capitan Danilo Martorana; in attacco i fratelli Botindari, Marco e Giuseppe. Il Pollina risponde col 4-3-3. Giuseppe Cassataro in porta; Giuliano Castiglia, Rosario Musotto, Antonino Bruno e Giuseppe Bisconti in prima linea; Giuliano Cortina, mister Totò Tumminello e capitan Emanuele Caruso in mediana; tridente composto da Giuliano Longo, Davide Tumminello e Giuliano Tumminello. Franco Raimondo va in panchina, a sostenere da vicino i suoi ragazzi. Alessio Ciricosta preferisce sedersi fra i suoi tifosi, vuol godersela dagli spalti.

11174226_1844821222409028_6666882668367521217_oIl Finale si presenta al match col vantaggio dei 2 risultati su 3. L’ 1 a 0 della terza giornata gli ha regalato una posizione di classifica migliore, nonostante i 38 punti con cui entrambe le squadre abbiano chiuso il campionato. E allora a dover fare la partita è il Pollina. Totò Tumminello si carica i suoi sulle spalle ed inizia la corrida. E se la coreografia è di categoria superiore, beh, la partita non è da meno. E’ chiaro, stiamo parlando di un derby, per giunta in una semifinale play off, la paura nei primi minuti blocca un pò la contesa. Ma poi esce fuori il frutto del lavoro di un anno. Esce fuori un Pollina straripante, che gioca palla a terra, mette al muro il Finale. Sorge presto un dubbio, Tumminello è più bravo a giocare o a fare l’allenatore? Ai posteri l’ardua sentenza, perchè Totò è il faro, tutti i palloni passano da lui, che non ne sbaglia uno. Ma è la macchina Pollina che gira alla grande, difesa solida nella quale spicca un impressionante Bisconti, centrocampo da stropicciarsi gli occhi con Tumminello affiancato da Emanuele Caruso, giocatore infinito di qualità sopraffine, e Cortina, funambolico sette polmoni, e la davanti Davide Tumminello, attaccante con la A maiuscola, che gioca di sponda, tiene palla e prende botte. Pane per i denti dei suoi compagni di reparto. Eppure la prima vera occasione della partita ce l’ha il Finale. Marco Botindari, che quando si parla di qualità tecnica deve obbligatoriamente essere citato, calcia con maestria una punizione dai 20 metri, ma il pallone colpisce in pieno la traversa. Chi di punizione ferisce, di punizione perisce. Passa poco e Totò Tumminello disegna una parabola beffarda che lemme lemme sbatte sul montante. Ancora traversa. Al minuto 33 cambia la storia della partita. E’ sempre Salvatore Tumminello a dare il via all’azione, palla lunga per Davide Tumminello, sponda deliziosa per Giuliano Longo, che arriva a tu per tu con Vuono e con un morbido pallonetto fa esplodere il San Giuliano. 1 a 0 per il Pollina. Il Finale prova a reagire, basta un gol per riprendersi la finale. E sul finire del primo tempo l’arbitro concede ai bianco azzurri un’ interessante punizione dal limite dell’area. Sul pallone ci sono i fratello Botindari. Marco sembra l’incaricato al tiro, visto che solo pochi centimetri gli hanno tolto l’esultanza poco prima. Parte invece Giuseppe. Il pallone scavalca la barriera ed è destinato all’incrocio dei pali. Dal nulla spunta una mano, là, dove è impossibile arrivare. E’ quella di Beppe Cassataro, la mano de Dios 2.0. Parata mostruosa. Si resta 1 a 0.

10999695_1844827355741748_6162407045245804233_oLa ripresa comincia con una novità. Nel Finale esce Giuseppe Cassata ed entra Dalio Raimondo. Più freschezza e maggior spinta offensiva, per provare ad agguantare al più presto un pareggio che col passare dei minuti diventa sempre più ossessivo. Ma il Pollina ne ha di più, ed il secondo tempo è pura accademia. Al termine di un’azione corale il pallone giunge fra i piedi di Emanuele Caruso, che, defilato sulla sinistra, invita Giuliano Tumminello a scartare il cioccolattino del 2 a 0. Estasi rossoblu. Passano pochi minuti ed è ancora gol. Giuliano Tumminello semina il panico sulla desta, calcia forte, Vuono respinge, ma Emanuele Caruso giunge per primo sul pallone. Tap in facile facile e 3 a 0 per il Pollina. Stavolta è finita per davvero. La consueta girandola di cambi consente ad alcuni dei protagonisti di questo campionato di guadagnarsi la meritata standing ovation. Escono Davide Tumminello, Giuliano Longo, Giuliano Cortina ed Emanuele Caruso da una parte, Luca Capuana, Giuseppe Vuono e Giuseppe Botindari dall’altra. E chi entra dimostra di essere all’altezza della situazione. Agostino Castiglia procura i primi affanni alla difesa rossoblu con un paio di belle incursioni dalla sinistra, Fabrizio Putiri prova a dar peso al reparto offensivo finalaro, Giuseppe Gaglianello continua a svolgere alla grande il lavoro di Davide Tumminello, Giovanni Cangelosi gioca come si fosse ancora sullo 0 a 0 e Sergio e Fabrizio Di Noto danno respiro alla manovra. E nel frattempo continuano a giganteggiare Bisconti e Cassataro. Il portierone pollinese è ancora decisivo quando, da azione di calcio d’angolo, stoppa con gli artigli sulla linea di porta una magnifica conclusione acrobatica di Giuseppe Gatta. A pochi minuti dalla fine Giuliano Tumminello serve il poker. Ma la doppietta personale dell’attaccante esterno è frutto di una grande azione personale del neo entrato Giovanni Cangelosi, che cavalca sulla sinistra e regala al compagno l’assist del 4 a 0. E quando manca poco al fischio finale, Marco Botindari si procura e realizza il rigore del 4 a 1.

S’infrange il sogno dell’Asd Finale, che non può non meritarsi gli applausi di tutti per una stagione fantastica, impreziosita da risultati prestigiosi. Continua quello dell’Usd Pollina, che adesso si giocherà l’accesso in seconda categoria contro la Supergiovane Castelbuono. Un sogno che sembrava irrealizzabile sei mesi fa, e che adesso è ad un passo dal diventar realtà. Canta Pollina, continua a cantare!

Angelo Giordano

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