Ennesima petizione di Radio100Passi a favore dei parenti delle vittime della strage di Ustica. Una petizione pensata da Mario Tralongo, redattore di Radio100passi, indirizzata al Presidente del Consiglio Enrico Letta. “Oggi è il 27 giugno” – ha dichiarato Tralongo – “il 27 giugno del 1980, la strage dell’aereo sopra il cielo di Ustica. Non abbiamo visto una gran risonanza mediatica di questo anniversario. Perché anche questa carenza di informazione può finire per divenir complice suo malgrado di quanto nel frattempo si sta consumando, ancora una volta, a danno anche dei familiari delle vittime”.
Per la strage di 33 anni fa, un disastro aereo in cui persero la vita tutti gli 81 passeggeri a bordo, non sembrano ancora esserci spiegazioni plausibili. Molti aspetti, a partire dalle cause, restano ancora da chiarire. L’aereo di linea, decollato dall’aeroporto di Bologna e diretto all’aeroporto di Palermo, si squarciò improvvisamente in volo e scomparve in mare nei pressi di Ustica.
Le tesi dibattute nel corso degli anni sono state varie, si è pensato a un’ipotesi di coinvolgimento internazionale, di un attentato terroristico, di un cedimento strutturale, o ancora di un missile partito per sbaglio da aerei militari di Paesi Nato.
Ad ogni modo, nel gennaio scorso la Cassazione ha sostenuto che “fosse congruamente motivata la tesi del missile” e ha riconosciuto un risarcimento ai parenti delle vittime, condannando lo Stato e l’Aviazione Italiana. Ma i dicasteri di Difesa e Trasporti, appellandosi a una carenza di prove, hanno fatto ricorso all’Avvocatura di Stato, giungendo ad un rinvio di tutta la procedura al 2015.
E’ per questa ragione che Radio100Passi ha deciso di lanciare una petizione, perché sia fatta giustizia e si sblocchino i fondi destinati ai parenti delle vittime.
L’esposto verrà consegnato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per chiedere che si revochi l’incarico all’Avvocatura di Stato.
Per firmare la petizione, ecco il link cui connettersi:
Oppure nel sito di Radio 100 Passi o ancora nella pagina Facebook dell’emittente per la legalità.
Valentina Nicastro