Palermo, 15 febbraio 2013 – Molti comuni siciliani a causa della ripetuta ed ormai annuale riduzione dei trasferimenti statali e regionali; della cancellazione di residui attivi non più esigibili ed in alcuni casi non veritieri; per fronteggiare costi come la stabilizzazione di innumerevoli dipendenti, precari da decenni, sono costretti a ricorrere all’ attivazione delle procedure di dissesto, determinato, appunto dallo sforamento dei propri bilanci.
Il Presidente della Regione, con la delibera 37 del 31 gennaio 2013, ha dato mandato al Dirigente Generale del dipartimento delle Autonomie Locali di emanare apposite direttive al fine di evitare il verificarsi di situazioni incresciose nei confronti di quei comuni che stanno provvedendo all’adozione di strumenti finanziari in difformità alle vigenti previsioni normative e di nominare commissari ad acta per tutti i comuni interessati ad attivare la procedura di dissesto.
Sulla vicenda è intervenuto con un’interpellanza, il Vicecapogruppo del PdL all’Ars, On. Marco Falcone.
“Premesso – è scritto nell’atto ispettivo – che il provvedimento, cosi come è strutturato nella sua parte motiva, fa agitare notevoli sospetti su tutti i comuni interessati alla procedura e considerato che Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e Stato hanno parità di rango costituzionale e pertanto, sono enti insindacabili nelle loro scelte a partire della formulazioni dei bilanci e necessità conseguenti.
Considerato ancora che, nell’ultima manovra di bilancio varata dal Governo regionale, il fondo per i comuni è stato drasticamente ridotto dai precedenti 651 milioni del 2012 a 300 milioni del bilancio 2013.
Quali sono – si chiede nell’interpellanza – gli strumenti concreti attraverso i quali si estrinsecherà l’attività della Task force di cui alla citata delibera?
Quali maggiori finanziamenti il Governo ha previsto nella prossima manovra finanziaria utili ad alleggerire il peso debitorio degli enti ?
E, infine, quali sono le “situazioni incresciose” a conoscenza del Governatore che hanno indotto lo stesso ad emanare la delibera?”