Prendendo atto dell’ordinanza con cui i giudici amministrativi hanno accolto l’istanza cautelare presentata dal Comune di Cefalù nella persona del Sindaco Rosario Lapunzina, emergono i dettagli della decisione.
I giudici hanno anche fissato la data per l’udienza di discussione del ricorso nel merito: 8 novembre 2013.
Due sono i “passaggi”, nell’ordinanza, che lasciano ben sperare Cefalù ed i suoi cittadini:
– “Ritenuto che, ad una sommaria cognizione, il ricorso presenta sufficienti profili di fumus boni iuris, per le motivazioni già diffusamente spiegate nel decreto cautelare n. 19/2013″;
– “Presenta profili di fumus la censura di violazione dell’art. 243 bis d. lgs. n. 267/2000, nel testo approvato con l. n. 231/2012 (di conversione del d.l. n. 174/2012), tenuto conto, in particolare, della previsione, introdotta con evidente finalità di salvataggio degli enti locali già sottoposti al cd. “dissesto guidato”, di riapertura di detta procedura con assegnazione di un nuovo termine per l’adozione delle misure correttive, a decorrere dalla data di entrata in vigore della modifica normativa (8 dicembre 2012)”.
Il tutto “…nelle more della decisione della Corte di Cassazione – davanti alla quale è stato sollevato regolamento preventivo di giurisdizione in ordine al citato decreto cautelare n. 19/2013″.