Come togliere il nero dalle fughe del pavimento: ecco il trucco geniale

Molti lo sanno, pulire le fughe dei pavimenti e delle piastrelle è una vera impresa. Diventano nere in men che non si dica e riportarle al colore originario è praticamente impossibile.

Ma perché diventano nere?

Il principale responsabile dell’annerimento delle fughe è lo sporco che si accumula nel tempo: polvere, grasso, residui di cibo e altri detriti si depositano nelle fughe e, con il passare del tempo, si scuriscono, assumendo una colorazione nera.

Nemico delle fughe è anche la muffa, un fungo che prolifera in ambienti umidi e poco ventilati. Le fughe dei pavimenti e delle piastrelle, specialmente in zone come il bagno o la doccia, sono un terreno fertile per la crescita della muffa, che conferisce loro un aspetto nero e macchiato.

L’utilizzo frequente di detergenti aggressivi per la pulizia delle piastrelle può danneggiare le fughe, rendendole più porose e soggette all’accumulo di sporco e muffa. Inoltre, alcuni prodotti a base di candeggina o ammoniaca possono far ingiallire le fughe nel tempo.

Con il calpestio e l’usura quotidiana, le fughe tendono a deteriorarsi, perdendo la loro patina protettiva e diventando più vulnerabili allo sporco e alla muffa. Questo processo di usura è accelerato in zone con un elevato traffico pedonale. In ambienti dove si fuma regolarmente, la nicotina e il catrame contenuti nel fumo di sigaretta possono depositarsi sulle fughe, causando il loro annerimento.

È possibile prevenire l’annerimento delle fughe?

Certamente, ma è importante seguire alcuni accorgimenti.

Le fughe vanno pulite regolarmente con un panno umido e un detergente neutro per pulire le fughe almeno una volta alla settimana. In caso di macchie ostinate, si può utilizzare uno spazzolino da denti con setole morbide. Dopo aver lavato le piastrelle, assicurarsi di asciugare bene anche le fughe per evitare la proliferazione di muffa.

È importante scegliere detergenti delicati e specifici per la pulizia delle fughe, evitando prodotti aggressivi come candeggina o ammoniaca; dopo aver pulito con questi prodotti, è consigliabile far aerare regolarmente i locali, soprattutto quelli umidi come il bagno e la doccia, per prevenire la formazione di muffa.

In caso di fughe molto danneggiate o annerite in modo permanente, potrebbe essere necessario rimodellarle con un apposito stucco per fughe.

Seguendo questi consigli, è possibile mantenere le fughe dei pavimenti e delle piastrelle pulite e luminose, prevenendo il loro annerimento e garantendo un aspetto estetico piacevole e duraturo.

Come togliere il nero dalle fughe?

Esistono diversi metodi per togliere il nero dalle fughe delle piastrelle, alcuni naturali e altri più aggressivi. La scelta del metodo dipende dal tipo di sporco e dall’intensità dello stesso.

Se si decide di optare per metodi naturali, si può puntare sull’aceto bianco, che, combinato con acqua calda, dà luogo a una soluzione davvero detergente, con cui è possibile rimuovere lo sporco dalle fughe insieme all’utilizzo di una spazzolino con setole dure. Stessa storia vale per il bicarbonato di sodio e il succo di limone.

Altra cosa è l’uso di metodi più aggressivi. In commercio esistono detergenti specifici per la pulizia delle fughe. Seguire le istruzioni del produttore per l’utilizzo. Per esempio la candeggina, da diluire tassativamente con acqua (attenzione: la candeggina è un prodotto tossico, utilizzare con cautela e ventilare bene il locale e indossare guanti e una mascherina per evitare di esalare l’odore tossico).

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