Vecchie macchine da cucito: ecco quanto possono valere

Le vecchie macchine da cucito, a seconda della loro età, marca, condizioni, rarità e funzionalità, possono avere un valore molto variabile.

La storia della macchina da cucire risale a migliaia di anni fa, con i primi esempi risalenti all’età della pietra. Questi primi dispositivi erano rudimentali e utilizzavano un ago di osso o di pietra per tirare il filo attraverso la pelle o altri materiali. Nel corso dei secoli, la tecnologia delle macchine da cucire si è evoluta lentamente, con miglioramenti incrementali nella meccanica e nei materiali.

Oggi, le macchine da cucire sono disponibili in una varietà di forme e dimensioni, da modelli base per principianti a macchine professionali utilizzate da stilisti e sarti. Sono uno strumento essenziale per chiunque ami cucire o creare progetti fai da te.

Qual è la macchina da cucire più antica?

Determinare la macchina da cucire più antica in assoluto è un’impresa complessa, poiché la storia delle macchine da cucire risale a migliaia di anni e molti primi modelli potrebbero essere andati perduti o non essere stati adeguatamente documentati. Tuttavia, un posto d’onore spetta all’ago di osso con cruna centrale risalente al circa 17.000 a.C. Ritrovato in Russia, questo ago in osso di mammut con una cruna centrale è considerato uno dei primi strumenti da cucito conosciuti. Sebbene non sia una macchina da cucire completa, dimostra la padronanza della cucitura con l’ago e della creazione di vestiti già nel Paleolitico.

La prima macchina da cucire di cui si ha diretta conoscenza è quella a navetta di Wiesenthal, del 1755. Fu brevettata dall’inventore inglese Charles F. Wiesenthal e presentava un ago con cruna centrale e un sistema di navetta per il trasporto del filo. Sebbene ancora azionata manualmente, segnò un passo avanti significativo nella tecnologia delle macchine da cucire.

Circa un secolo dopo, nel 1840, è il turno di una vera e propria innovazione con la macchina da cucire a punto catenella, inventata dall’austriaco Franz Xaver Schönherr, che utilizzava un sistema di punto catenella simile a quello odierno, rappresentando un importante progresso nella meccanica delle macchine da cucire.

La vera rivoluzione si ha Isaac Merritt Singer, che diede una spinta importantissima all’industria per gli elettrodomestici, diventando il volto e il nome per eccellenza nella produzione delle macchine da cucire. Nel 1851, progettò la macchina da cucire Singer a punto catenella con un design più semplice, robusto ed economico.

Fattori che influenzano il valore di una vecchia macchina da cucito

Generalmente, le macchine da cucito più vecchie tendono ad essere più preziose, soprattutto quelle dei primi anni del 1900 o precedenti.

A dare un altro importante valore sono i nomi associati alle macchine, come Singer, Pfaff e White, che hanno anche prezzi più alti, grazie alla loro reputazione per la qualità e la lavorazione artigianale.

Come tutti i pezzi da collezione, una macchina ben conservata con tutte le sue parti originali e in buone condizioni di funzionamento avrà un valore maggiore rispetto a una macchina danneggiata, arrugginita o incompleta. Ci sono anche macchine da cucito rare o uniche, come quelle con design insoliti, caratteristiche speciali o produzioni limitate, che possono ottenere prezzi più alti dai collezionisti. Il più delle volte si tratta di macchine da cucito che ancora sono funzionanti, o almeno parzialmente funzionanti. Tuttavia, anche le macchine non funzionanti con un fascino storico o estetico possono comunque essere preziose per i collezionisti.

Ecco il valore di una delle macchine da cucito più vintage

Almeno una volta, vi sarà capitato di vedere in casa di una nonna o una zia appassionata di cucito, una delle macchine da cucito più conosciute, e anche più usate, nel passato: stiamo parlando della Singer con pedale. Oggi, alcune di queste sono veri e propri oggetti da collezione che hanno un valore diverso, a seconda del modello e delle condizioni, ma soprattutto se si tratta di pezzi più unici che rari; si parte da €100, per quelle più comuni, fino ad arrivare alle diverse migliaia di euro per le Singer rare, del periodo compreso tra gli anni Sessanta e Settanta.

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