Quanto valgono oggi le 100 Lire Minerva? Ecco il dato ufficiale

Nel passaggio dalla lira all’euro, vi è una moneta che più di ogni altra abbiamo conservato in quantità consistenti presso le nostre abitazioni: si tratta della moneta da 100 lire, coniata costantemente dal 1955 al 1989, con alcuni altri esemplari emessi fino al 1992.

Quella più famosa è la moneta da 100 lire Minerva, chiamata così perché presenta al rovescio la dea Minerva, simbolo di saggezza e forza, che impugna una lancia con la mano sinistra, mentre con la destra si allunga verso un albero d’alloro. Sul dritto, invece, è presente il ritratto della personificazione d’Italia, simbolo della Repubblica Italiana, disegno realizzato dall’incisore e pittore Giuseppe Romagnoli.

È la prima moneta da 100 lire a essere stata emessa dopo la Seconda Guerra Mondiale e sostituì la moneta da 100 lire Ballerina.

È stata realizzata in acmonital, un tipo di acciaio inox austenitico composto da ferro, cromo e nichel, usato in Italia in particolare per la realizzazione delle monete già a partire dal 1939. Il metallo cambia solo nel 1990, quando si comincia ad usare l’acciaio inox.

La curiosità di questa moneta è quella di essere stata soggetta a numerose falsificazioni nel tempo, che hanno richiesto modifiche e perfezionamenti per evitare che si continuasse nella contraffazione.

Ecco il valore della 100 lire Minerva nei due periodi di emissione

Per il primo tipo, valido dal 1954 al 1989, le 100 lire Minerva più preziose sono quelle “prova” del 1954, il cui valore a Fior di Conio si aggira sui €3000, perché è considerata molto rara. Anche quelle dell’anno in cui viene messa in circolazione, nel 1955, sembrano valere parecchio, sebbene meno rare: il valore è di circa €900.

Per quanto riguarda il secondo tipo, che viene coniato nel 1990, c’è da considerare due aspetti in particolare: l’iconografia rimane inalterata, ma le dimensioni vengono notevolmente ridotte. Questo, purtroppo, comporta non pochi disagi, rendendola scomoda e difficile da gestire, tanto da decidere di interrompere le emissioni già nel 1992. Le monete coniate in questi tre anni sembrano altrettanto interessanti, proprio per le loro particolarità; il valore più alto è quello delle monete emesse nel 1990 e nel 1991, perché in molte monete si evidenzia la presenza del numero “9” della data con il gambo chiuso: ciò significa che la preziosità si aggiri intorno ai €500.

Nel 1991 si assiste poi alla realizzazione di un’altra tipologia, una miniatura delle 100 lire Minerva, chiamate 100 lire Piccole o anche 100 Modulo Ridotto. Queste hanno un valore di appena €2, ma che aumenta in presenza della caratteristica delle monete più grandi emesse nello stesso anno con il gambo del numero “9” chiuso: parliamo di €15/€25 a moneta.

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