Allerta BTP: forse adesso è il momento giusto per prendere una decisione

paese anche se sotto vari punti di vista non sembra così, in modo particolare quando si parla o si legge in relazione dei titoli di stato , che sono sempre più diversificati e rispetto al passato meno difficili da gestire grazie alle nuove tecnologie. Tra questi figurano i BTP, ossia i buoni del tesoro poliennali che configurano una vera e propria forma di “certezza” per tantissimi ma anche opportunità per nuovi investitori.

Essendo titoli di stato, generano introiti in base alla condizione economica del paese di provenienza e da come si evince dal nome , sono concepiti per offrire una forma di guadagno certificato e confermato esclusivamente se si sceglie di mantenerli fino alla scadenza facendoli quindi “maturare”.

Ogni BTP (ne esistono diversi) è concepito sulle cedole dove gli importi progressivi sotto forma di interesso sono pagati. Ma cosa sta per accadere ai BTP in questo periodo?

Allerta BTP: forse adesso è il momento giusto per prendere una decisione

Allerta BTP

Dopo una grande diffusione in termini di valore, i BTP sono ritornati su scale di valore più “normali” anche perchè rispetto ad altre risorse come ad esempio i tradizionali libretti postali, sono dei veri e propri mezzi da investimento.

Nel corso degli anni oltre al tradizionale BTP, sono stati concepite forme di varianti denominati con altre nomenclature e proprio a partire da queste ore, nello specifico Lunedì 26 febbraio inizierà terza emissione pensata per le famiglie dei BTP Futura, una forma di buoni del tesoro poliennali, concepiti di recente, durante la Pandemia Covid che hanno la struttura di supporto allo sforzo nazionale.

Tra le particolarità vi è una forma di premio fedeltà inerente ad un interesse in percentuale aggiuntivo in base alla forma di importo scelto di investire, che è basato nella percentuale stessa ai livelli di PIL (prodotto interno lordo) del paese in quello specifico momento.

I BTP Valore sono qualcosa di simile ma legati alla crescita economica nazionale, concepiti anche in questo caso i una scadenza di sei anni: per tre anni cedole al 3,25%, poi si sale al 4% con Premio fedeltà dello 0,7%.

Attualmente sono molti gli analisti che consigliano di affidarsi ad una di queste due forme di investimento che a dispetto di tempistiche di scadenza tutto sommato non così elevate permettono di avere una forma di ritorno economico importante, ad un “costo” in fatto di rischio che vale la spesa.

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