Quanto vale un grammo di argento? Ecco la quotazione ufficiale

Immediatamente “dopo l’oro” c’è nominalmente l’argento tra i numerosi e vari quanto diversificati metalli preziosi, che identificano nella maggior parte dei casi una tiplogia di elemento chimico dall’importanza assoluta, che si può tradurre attivamente in un vero e proprio bene polivalente, di carattere prettamente economico ma che trova una enorme diffusione anche di stampo culturale in tantissimi ambiti possibili e concepibili. Come l’oro, anche l’argento trova spazio nelle economie, di prima e seconda fascia e può essere assolutamente interpretato come un bene in grado di valere cifre importanti anche in ridotte quantità. Quanto vale oggi un grammo di argento?

Il valore non è mai completamente “fisso” o bloccato essendo una risorsa dalla grande diffusione in senso effettivo ed influenza.

Dipende anche dalla “purezza” dell’argento in questione che può essere considerata una vera e propria risorsa economica.

Quanto vale un grammo di argento? Ecco la quotazione ufficiale

L’argento risulta essere stato tra i minerali e metalli di maggior diffusione in ambito generale da oramai moltissimi secoli, ancora oggi simbolicamente si trova dietro l’oro concettualmente parlando, nei termini di valore anche se è molto meno raro ma non però questo meno importante.

Anzi, in termini di duttilità si tratta di qualcosa di assolutamente importante anche in termini di diffusione essendo da sempre una risorsa dall’elevata capacità di operare in vari ambiti come quelli manifatturieri ma anche squisitamente legati alle economie oltre che in settori dove sono richieste metodologie e proprietà specifiche di questo importante metallo prezioso. Ad esempio trova applicazione diversificata nella gioielleria ma anche dove le capacità lucenti e brillanti di questo metallo possono essere addirittura superiori all’oro.

Come per quest’ultimo, risulta impossibile identificare l’argento “utile” senza averlo lavorato ed “unito” ad altri metalli meno raffinati: l’argento è troppo fragile e duttile per essere lavorato allo stato “naturale” per questo risulta essere necessario unire rame o anche stagno per migliorarne la consistenza. Da qui si concepiscono varie “gradazioni” e tipologie di argento, quindi l’argento “economico” , nella sua variante più comune ha oggi un valore al grammo pari a quasi 50 centesimi al grammo, che si riducono a circa 40 per la variante molto utilizzata per i gioielli come la 925, ovviamente meno è l’ammontare di metallo puro in una lega del genere, più sarà difficile ottenere cifre importanti anche se la variante 800 spesso impiegata per l’argenteria e per monili dal più che discreto valore può comunque essere valutato poco meno di 35 euro al grammo, che si traduce in circa 350 euro al chilo. Una valutazione sensibilmente in rialzo nel corso delle ultime annate.

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