Vecchie schede telefoniche: se ne trovi una di queste sei ricco

La storia del telefono in Italia è particolare, sia perchè tra i suoi veri e propri “pionieri” figura proprio un italiano, il celebre Giuseppe Meucci ma anche perchè nelle varie invenzioni che ne hanno permesso il processo di normalizzazione figura spesso proprio l’Italia che ha trasformato oggetti come le vecchie schede telefoniche in qualcosa di “culto” anche se dal punto di vista temporale la golden age di queste forme di tessere è durata abbastanza poco. Eppure come ogni oggetto potenzialmente da collezione anche le tessere telefoniche possono essere molto interessanti in alcuni casi.

La loro funzione è stata ovviamente quella di sostituire in modo pratico e più moderno i vecchi gettoni telefonici e tra gli anni 90 e 2000 possederne era divenuto qualcosa di molto “normale” ma anche di moda.

Alcuni pezzi molto specifici e rari oggi possono valere cifre estremamente elevate.

Vecchie schede telefoniche: se ne trovi una di queste sei ricco

Il concetto di scheda telefonica ha permesso con l’ausilio di oggetti in plastica di carattere “usa e getta” di avere essenzialmente la stessa funzione dei gettoni ma concepita in un concetto pratico: non più oggetti facili da perdere e da regolarizzare, con la scheda telefonica diffusa in Italia in modo limitato a partire dalla metà degli anni 70 prima di trovare un vero e proprio “boom” negli anni successivi.

Dalla prima diffusione da parte della SIP, le tessere hanno rapidamente avuto una forma di aspetto colorato e diverso così da renderle collezionabili, spesso portate a presentare messaggi pubblicitari ma anche di carattere umanistico e proposte promozionali. La maggior parte delle schede telefoniche presentava un angolo da rimuovere per poi poterle utilizzare.

Come ogni altro oggetto da collezione “potenziale” anche le tessere telefoniche possono avere un valore molto diverso a seconda del loro status di usato (quindi con o senza tagliandino) ma anche in relazione alle condizioni di conservazione.

E tra le più interessanti figurano senza dubbio una delle prime serie prime dalla colorazione gialla e blu, prodotte traa il 1977 e il 1988. In particolare quelle realizzate (vedi foto sotto) fino alla fine del 1979 sono estremamente rare, ed in condizioni perfette valgono più di 600 euro se nuove mentre 350 al massimo se utilizzate. In condizioni non perfette il valore però si riduce molto e può diventare quasi ininfluente se non è effettivamente in ottimo stato: per questo motivo ai tempi i collezionisti le conservavano in appositi raccoglitori.

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