Nuovi risvolti nell’operazione Light Diet condotta dalla guardia di finanza

Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, i finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un decreto emesso d’urgenza dall’Autorità Giudiziaria con il quale è stato disposto il sequestro preventivo di 135 mila euro, quale profitto dei reati di associazione a delinquere, finalizzata alla truffa e all’esercizio abusivo della professione, nei confronti di 12 soggetti, coinvolti nell’operazione Light Diet iniziata nell’ottobre del 2018.

L’attività investigativa che ha dato vita all’operazione Light Diet è stata sviluppata dai militari del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Palermo

Azione che aveva già consentito di sequestrare nel novembre del 2018 la sede dell’associazione “Tra Sole e Luna – Amici della natura”, ubicata nel quartiere Cruillas di Palermo e gestita da G.A. (messinese, classe ’51), ove era stato scoperto un vero e proprio studio professionale abusivo di dietetica e nutrizioneLe successive indagini svolte hanno consentito di ipotizzare l’esistenza di un vincolo associativo stabile, risalente almeno al 2013, fra G.A., i due figli e altre nove collaboratrici, finalizzato alla commissione dei reati di truffa e di esercizio abusivo della professione di dietologo/nutrizionista/dietista.

Tante le persone coinvolte

Sono stati identificati circa 1.090 “pazienti”, di cui 55 minorenni, che si sono incautamente affidati alle prescrizioni alimentari dei membri del sodalizio. Alcuni hanno inteso sporgere querela, ritenendosi truffati per essere stati convinti che G.A. e le sue collaboratrici fossero in realtà professioniste del settore regolarmente abilitate. Dietro il pagamento di una cifra di 50 euro, apparentemente come quota associativa, i “pazienti”, dopo una preliminare visita, ricevevano veri e propri piani alimentari, asseritamente calibrati sulle singole esigenze rappresentate e accertate nel corso di specifiche visite.

I pazienti non erano a conoscenza di nulla

Gli ignari pazienti venivano, inoltre, convinti ad abbinare alla dieta l’assunzione di integratori alimentari di origine americana, venduti dagli indagati mediante il noto sistema del multi-level marketing. Alcuni pazienti hanno dichiarato di essere stati indotti addirittura a sostituire farmaci loro prescritti con gli integratori proposti dagli indagati.

I provvedimenti scaturiti dall’operazione Light Diet

A fronte di un elevato rischio di aggravamento delle conseguenze dei reati contestati ed in relazione ad una pronosticabile irrecuperabilità dei proventi ottenuti, l’A.G. procedente ha emesso un decreto di sequestro preventivo d’urgenza, disponendo il vincolo cautelare reale per l’importo complessivo di 135 mila euro, quale profitto derivante sia dalle quote associative sia dalla vendita degli integratori.

Il provvedimento è stato eseguito dai finanzieri del Gruppo Tutela Spesa pubblica del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Palermo. Il G.I.P. presso il Tribunale di Palermo, condividendo le conclusioni investigative dell’A.G. inquirente, ha confermato il vincolo sulle somme sequestrate.

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