Nuovo filone di indagine legato alle concessioni demaniali sul Lungomare di Cefalù. Una serie di perquisizioni sono scattate questa mattina in una operazione congiunta della Guardia di Finanza e della polizia. L’indagine è sulla corruzione per le concessioni dei lidi.
Sarebbero tre gli indati: oltre a Giovanni Cimino già finito ai domiciliari risultano anche due commercialisti per intestazione fittizia. I finanzieri del nucleo di polizia economica e finanziaria di Palermo, guidati dal colonnello Cosmo Virgilio, e poliziotti del commissariato di Cefalù, diretti da Manfredi Borsellino, hanno effettuato decine di perquisizioni su mandato della procura di Termini Imerese tra Cefalù e Milano.
Le forze dell’ordine stanno passando al setaccio immobili e sedi di società che secondo la procura termitana sono riconducibili a Cimino.