
Scuole senza luce elettrica né gas e quindi neanche riscaldamento nel nisseno, strade provinciali dissestate (guardasi agrigentino e Madonie), spesso chiuse per rischio crolli sui ponti, con frane che occupano la carreggiata e, col freddo di questi giorni, occupate dalla neve e con scarsi servizi per lo sgombero, non gestito con regolarità-
Questo è parte dello scenario vizioso in cui permangono le ex province perché non riescono più a garantire i servizi adeguati. Nei giorni scorsi il Commissario di Caltanissetta aveva perfino disdetto le forniture elettriche e di gas degli istituti superiori perché non è in grado di pagarli. Un intervento della giunta regionale le aveva fatto fare un passo indietro ma il problema permane.
Un primo passo è la trattativa con lo Stato anche sul prelievo forzoso ma i fondi previsti per le ex province non bastano e la regione deve ugualmente integrare e la legge di stabilità siciliana in discussione da oggi davanti al parlamento è il grande tema da affrontare perché in quella norma non ci sarà da pensare solo alle ex Province ma ad una quantità di emergenze difficile da mettere nere su bianco.