Cinquantamila posti di lavoro in Sicilia prima di dicembre

Il rapporto regionale Excelsior elaborato da UnionCamere Sicilia parla di 50.000 posti di lavoro programmati dalle imprese siciliane entro il prossimo mese di dicembre. Eppur si muove diceva la scienza e a quel che sembra il mercato del lavoro nell’Isola sembra essersi rimesso in moto.

Palermo e Catania risultano fra le prime cinque città del Sud che programmano il maggior numero di ingressi di personale e nelle quali la difficoltà a trovare figure professionali adeguate scende al 16,8% dei casi.
In dettaglio, nel trimestre ottobre-dicembre le aziende siciliane hanno programmato 49.210 assunzioni, di cui l’85% sotto forma di rapporto dipendente e il 15% come incarico da esterno. Nel 30% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 70% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita); si concentreranno per il 73% nel settore dei servizi e nelle imprese con meno di 50 dipendenti; il 22% sarà destinato a profili high skill (ossia dirigenti, specialisti e tecnici), quota allineata alla media nazionale. Secondo il rapporto regionale, in 18 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati; per una quota pari al 26% interesseranno giovani con meno di 30 anni; il 16% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato; per il 72% delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore.

Quanto ai profili richiesti, il 22% sono dirigenti, specialisti e tecnici; il 9% impiegati; il 26% appartenenti alle professioni commerciali e dei servizi; il 28% operai specializzati e conduttori di impianti; infine, il 15% generici.Il rapporto Excelsior Sicilia entra anche nello specifico dei posti programmati. Queste le figure più difficili da reperire: 860 entrate per tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale (45% di difficoltà); 420 per tecnici informatici, ingegneristici e della produzione (41,3% di difficoltà); 200 operatori della cura estetica (37,4%). Al 16% del totale è richiesta la laurea, al 36% il diploma di scuola media superiore, al 28% un diploma o qualifica professionale e al 20% l’avere concluso almeno la scuola dell’obbligo.

Delle 49.210 assunzioni programmate fra ottobre e dicembre, a novembre se ne prevedono 16.260. Di queste, 4.690 saranno nell’industria in generale, di cui 490 alimentari e bevande, 50 nel tessile, 80 legno-mobile, 70 carta-stampa, 130 nella chimica-farmaceutica, 100 nella lavorazione minerali non metalliferi e cave e miniere, 530 nelle industrie metallurgiche, 440 in quelle meccaniche ed elettroniche, 300 in altre industrie); poi, 2.510 nelle costruzioni edili e 11.560 nei servizi (3.000 nel commercio, 1.570 nel turismo, 1.610 in trasporto, logistica e magazzinaggio, 30 nella comunicazione, 260 nei servizi informatici e Tlc, 300 nei servizi avanzati di supporto alle Pmi, 70 nei servizi finanziari e assicurativi, 1.710 nei servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone, 3.000 nei servizi alle persone.

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