Sono chiusi i giochi per le elezioni regionali siciliane che domenica 5 novembre porteranno l’isola alle urne per rinnovare gli organi di governo. Si saluta definitivamente così il governatore uscente Rosario Crocetta, dopo una legislatura di scontri, contestazioni e rimpasti.
Una campagna elettorale lunga e molto combattuta si è conclusa ieri, con i big della politica nazionale in comizio nell’isola a supporto dei propri candidati, in una regione cruciale sia dal punto di vista strategico sia in ottica delle prossime politiche, in cui anche gli equilibri locali saranno fondamentali.
Durante questi mesi di tutto si è detto, finanche chiedere l’intervento degli osservatori internazionali durante le consultazioni per evitare il rischio di brogli, in particolare del voto di scambio, richiesta andata però a vuoto. Ora la palla è in mano ai siciliani che recandosi alle urne decideranno il proprio governo, in un periodo complicato e con una risoluzione lontana, che spera li traghetterà fuori da un’epoca nera.