Durante lo scorso inverno, abbiamo dedicato molto spazio alla riapertura del comprensorio sciistico di Piano Battaglia, che il territorio da tempo aspettava. Una buona carta per destagionalizzare il turismo e per dare un segnale di rilancio del territorio.
Ma il Parco delle Madonie non è solo questo. E’ un territorio vasto e ricco, che ricomprende numerosi comuni, ambienti e paesaggi diversi, eccezionali presenze di flora e fauna. Un vero e proprio patrimonio naturale e paesaggistico, che molto può dare alla popolazione che lo abita e al turista che lo scopre, fuori dai giri del turismo di massa che portano la gran parte dei visitatori sulle spiagge del litorale, in tutte le stagioni. Il suo valore è riconosciuto anche dall’Unesco, che ha inserito il Parco nell’elenco dei Geoparchi patrimonio dell’umanità, considerato primo in Italia e tra le eccellenze d’Europa. Proprio in questi giorni è stato meta degli ispettori dell’organizzazione internazionale per le procedure di rivalidazione periodica del prestigioso riconoscimento.
Il Parco delle Madonie è un tesoro tutto da scoprire, che i madoniti però conoscono poco. Per effettuare un vero e proprio cambio di passo verso una sua consacrazione bisogna auspicare un cambio di tendenza anche in questo senso, che va favorito dallo sviluppo di una rete di servizi per e intorno al Parco che possa dare il giusto merito alle sue ricchezze.
Paruscio Arianna