Confisca da 300 milioni euro a un imprenditore defunto

I Carabinieri del Gruppo di Monreale hanno dato esecuzione al decreto di confisca di beni, emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione I Penale Misure di Prevenzione, nei confronti degli eredi di BUTTITTA Salvatore, definito “ Il re delle cave” di Bagheria,  deceduto nel 2008.

La misura di prevenzione trae origine dalle attività investigative, svolte dai militari del Nucleo Investigativo di Monreale, che hanno portato alla cattura dell’allora latitante Salvatore Rinella, avvenuta il 6 marzo 2003, capo del mandamento mafioso di Trabia e alla emissione di un’Ordinanza di Custodia Cautelare da parte del GIP presso il Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, che ha consentito di disarticolare la consorteria mafiosa trabiese con l’arresto di numerosi affiliati e favoreggiatori.

Come riferito dai collaboratori di giustizia il Buttitta, benché non formalmente affiliato a “cosa nostra”, era personaggio legato a Bernardo Provenzano,  nel cui interesse  svolgeva l’attività imprenditoriale. Sulla scorta delle indagini patrimoniali svolte dai Carabinieri del Gruppo di Monreale, che, tra il 2007 ed il 2013  hanno individuato e sottoposto a sequestro gran parte del patrimonio, si è giunti all’odierna confisca di un ingente patrimonio mobiliare ed immobiliare, il cui valore è stimabile in circa 300 Milioni di euro.

Sono state poste sotto confisca 2.300 particelle catastali riferite ad unità immobiliari site nei comuni di Altavilla Milicia, Altofonte, Bagheria, Belmonte Mezzagno, Bolognetta, Caccamo, Casteldaccia, Santa Cristina Gela, Santa Flavia, Termini Imerese, Trabia, Palermo e Polizzi Generosa, 9 società attive nei settori, dell’agricoltura, edile, del trasporto, 81 automezzi, mezzi d’opera e di cantiere, 29 conti correnti, 8 libretti di deposito al risparmio, 2 cassette di sicurezza, 2 rapporto titoli, 2 polizze assicurative.

Il sequestro di parte dei beni effettuato nel novembre del 2008, subito dopo la morte di Buttitta, fu il primo caso, in ambito nazionale, di applicazione della normativa prevista dal “Pacchetto Sicurezza”, Legge 24.07.2008 nr.125, che prevedeva la proponibilità del sequestro e della confisca anche nei confronti degli eredi.

 

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