Mafia: confisca da 30 milioni di euro

In data odierna, i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, sotto l’egida del Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, ha dato seguito ad un provvedimento di confisca di primo grado di beni, per un valore complessivo di circa 30 milioni di euro, a carico di GRAZIANO Vincenzo, nato a Palermo il 12.06.1951, soprannominato “Viciuzzu”, elemento di spicco della famiglia mafiosa dell’Acquasanta, arrestato per associazione mafiosa nel 2008 nell’operazione “Addiopizzo” e nel 2014 nell’operazione “Apocalisse”.

Il provvedimento ablativo odierno scaturisce dalla piena condivisione da parte della magistratura palermitana del quadro probatorio fornito dai Carabinieri del Nucleo Investigativo i quali, a seguito di minuziosi accertamenti patrimoniali, sono stati in grado di dimostrare che i beni in possesso di GRAZIANO Vincenzo erano frutto del reinvestimento dei capitali acquisiti dalla sua partecipazione all’organizzazione mafiosa denominata “Cosa Nostra”.

In tal senso, il Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione – su richiesta della locale Procura della Repubblica, aveva già nel 2009 ordinato il sequestro di private abitazioni, imbarcazioni e autovetture di lusso e attività economico – imprenditoriali con sede a Palermo e in provincia di Udine.

L’odierno provvedimento di confisca riguarda capitale sociale e relativo complesso di beni aziendali di cinque aziende, tre con sede a Palermo e due in provincia di Udine, numerose abitazioni, autorimesse e magazzini siti nel capoluogo e in alcuni centri della provincia, altri beni immobili siti in Friuli Venezia Giulia, imbarcazioni e ben 30 rapporti bancari.

 

 

 

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