Ridimensionata la rete ospedaliera in Sicilia

Dopo l’approvazione della rete ospedaliera , la sanità siciliana certamente non và incontro ad un futuro roseo e guai a parlare di opportunità elettorali, perché scaturirebbe per qualcuno un punto non veritiero, ma a parere del popolo siciliano è certamente uno dei temi salienti di queste riforma ospedaliera, che ha messo dei paletti giustamente su certi fattori, con promozioni e bocciature delle strutture che non hanno trovato pareri favorevoli in tanti. Una sanità a nome del M5S che riduce drasticamente 90 reparti, con attività di vario genere dalla chirurgia generale, all’ortopedia alle malattie infettive, alla cardiologia e via dicendo.

Questo l’elenco dei reparti che dovranno cessare l’attività in tre step successivi (31/12 2017, 31/06/2017 e 31/12/2018). 7 reparti di chirurgia generale; 8 reparti di ortopedia; 9 reparti di cardiologia; 10 reparti di ginecologia ed ostetricia; 9 reparti di terapia intensiva; 9 reparti di oncologia; 7 reparti di chirurgia vascolare; 8 reparti di malattie infettive; 9 reparti di neonatologia; 4 reparti di nefrologia;1 reparto di pediatria;1 reparto di chirurgia maxillo facciale;1 reparto di chirurgia plastica; 2 reparti di chirurgia toracica;1 reparto di neurochirurgia;1 reparto di ematologia;1 reparto di neuropsichiatria infantile;1 reparto di grandi ustioni; 1 reparto di malattie endocrine. Oltre a questi, destinati a chiudere i battenti alcuni servizi senza posti letto. E precisamente 2 radiologie, un’anatomia patologica e 3 direzioni sanitarie.
Se in aggiunta a tale problema si mette in conto anche il fatto di aver portato 15mila insegnanti al Nord, questa riforma non può essere una vittoria o un buon lavoro svolto dal sottosegretario Faraone, visto che in entrambi i casi ha messo la sua faccia. Un ridimensionamento che deve essere fatto entro il 2018 e che vede l’Assessore Gucciardi attenersi alle direttiva nazionali con gli standard del DM 70/215, e nonostante si sbandierano 9mila assunzioni , questo è certamente una contrapposizione a tutto quello che si è appena concluso, con una riduzione totale della sanità alle spalle dei cittadini siciliani che vedono l’aspetto come un fallimento regionale e nazionale dell’attuale governo, quindi illusioni di facciate viste le prossime elezioni regionali e a cui i siciliani devono dare risposte se intendono cambiare o meno.

Solitamente si migliorano i servizi, e si vota per cambiare in meglio con aspetti che devono rivalutare il territorio viste le esigenze di un popolo che chiede e paga le tasse per mantenere tutto il sistema logistico,lavorativo delle strutture per avere un qualcosa di dovuto senza nulla di spettacolare o particolarmente difficile. Chiudere il reparto di ortopedia e un punto nascite come quello di Petralia Sottana, certamente non è una manovra degna in un contesto territoriale già disagiato per colpe non sue, ma una questione politica che vede sempre in primo piano il fatto di accontentare Tizio e scontentare Caio, e su questo a breve i cittadini saranno chiamati a dare il suo consenso con un indelebile segno in cabina elettorale.

Antonio David

POTREBBE INTERESSARTI