I pescatori delle isole Eolie hanno incrociato le braccia. Da un paio di giorni la marineria isolana sta scioperando contro i delfini che popolano le acque che circondano l’arcipelago, o meglio contro l’invasione di questi cetacei che starebbe mettendo a dura prova la loro sopravvivenza.
I delfini, presenti in gran numero nel mar Tirreno, impedirebbero infatti gran parte delle attività di pesca nella zona, rompendo le reti e nutrendosi del pesce in attesa di essere tirato a bordo, lasciando ai molti isolani che vivono grazie a questa attività un magro bottino.
Tra Lipari e Salina il pescato sarebbe diminuito addirittura del 70%, soprattutto di totani, mettendo in difficoltà numerose famiglie. Il consorzio che riunisce le quasi 120 imbarcazioni dedite alla pesca delle Eolie ha chiesto per questo lo stato di calamità naturale. Il problema non sarebbe l’aumento del numero dei cetacei, ma una drastica diminuzione del pesce, che spingerebbe i delfini affamati a ridosso delle imbarcazioni per cibarsi.
I pescatori chiariscono però di non volere assolutamente uno sterminio dei loro “rivali”, bensì di avere aiuto per trovare una soluzione, come potrebbe essere l’installazione sulle imbarcazioni di dissimulatori acustici per impedirne l’avvicinamento.