L’Ars approva la stabilizzazione dei precari degli enti locali

Tirano un sospiro di sollievo i migliaia di precari impiegati negli enti locali siciliani. L’assemblea regionale ha infatti approvato ieri pomeriggio la norma per la loro stabilizzazione: o almeno, si compie il primo passo in questa direzione. La speranza per i numerosi “contrattisti” è infatti che non si tratti dell’ennesima proroga che rimanda solamente la decisione al 2018, dati anche i toni entusiastici con cui è stata annunciata dal governo regionale.

I contratti saranno infatti prolungati per tutti di 24 m4esi, fino al 31 dicembre 2018, con l’obbligo di stabilizzazione per quei comuni che hanno posti vacanti nell’organico con fondi garantiti dalle casse regionali. Per chi si trova a meno di sette anni dal pensionamento è invece previsto un incentivo alle dimissioni. Per i numerosi altri precari che non rientrano in queste categorie, compresi quelli dei comuni in situazione di dissesto finanziario, la norma prevede la stabilizzazione tramite la Resais, l’ente nato per assorbire il personale in esubero degli enti pubblici.

I meccanismi restano però poco chiari: da qui il timore che quella approvata oggi possa essere, per molti di loro, l’ennesima proroga.

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