Viadotto Scorciavacche: indagati i vertici Anas

La Procura di Termini Imerese ha iscritto nel registro degli indagati il vertice dell’Anas in carica nel 2014, due dirigenti generali dell’azienda, il direttore dei lavori e altri tecnici e funzionari per il crollo della rampa di accesso al viadotto Scorciavacche sulla Palermo-Agrigento avvenuto nel dicembre di due anni fa.  Il sostituto procuratore Giovanni Antoci ipotizza vari reati – dalla concussione al falso – nei confronti dell’ex presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, del condirettore generale Alfredo Bajo, e di due dirigenti dell’azienda: Stefano Liani, direttore del settore delle nuove costruzioni, e Michele Vignate, vice direttore centro-sud di Anas. Le accuse sono state smentite dai soggetti interessati.

Anticiparono l’apertura del viadotto Scorciavacche sulla Palermo-Agrigento, che poi cedette una settimana dopo l’inaugurazione. Quattro avvisi di garanzia con ipotesi di reato da definire ma che partono dal concorso in concussione e che potrebbero, in futuro, arrivare anche al disastro colposo. I vertici Anas sono infatti accusati di avere “imposto a altri soggetti in servizio in Anas – scrivono i magistrati – gerarchicamente subordinati e comunque sottoposti alla loro posizione di supremazia, nonché ad altri soggetti che operavano in seno al contraente generale ”Bolognetta” di procedere entro il termine del 23 dicembre 2014 all”apertura anticipata del tratto stradale interessato dai lavori di ammodernamento ottenendo il raggiungimento di un risultato da sfruttare per mero tornaconto personale, abusando delle loro qualità e dei loro poteri, costringevano i predetti a dare o a promettere, a loro o ad altri, indebite utilità”. 

Sotto inchiesta anche collaudatori, tecnici e rappresentanti delle imprese che hanno eseguito i lavori, e avrebbero “attestato falsamente che i fatti descritti nel certificato di agibilità fossero stati da loro compiuti e fossero avvenuti alla loro presenza”, per i quali l’ipotesi di reato è di attentato alla sicurezza dei trasporti.

 

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