Sicilia sull’orlo della rivolta

I segretari siciliani di Cgil, Cisl e Uil Michele Pagliaro, Mimmo Milazzo e Claudio Barone, hanno scritto al presidente della Regione, Rosario Crocetta, per chiedere “l’apertura immediata di un confronto per affrontare le emergenze sociali in corso e quelle pronte ad esplodere”. I tre esponenti sindacali hanno sottolineato che “già la fase referendaria ha messo in sordina la grave situazione economica e sociale che permane in Sicilia, come puntualmente hanno ricordato Istat e Svimez, con le tante vertenze aperte e non risolte”.La politica, quale che sia il suo momento,- hanno ribadito Pagliaro, Milazzo e Barone – non può continuare a perdere tempo facendo incancrenire la situazione ulteriormente e peggiorando le condizioni e la vita dei siciliani. Chiediamo quindi un incontro urgente – concludono – per l’individuazione di soluzioni ormai non più rinviabili”.

Alle parole dei tre segretari fanno eco quelle del deputato del gruppo di Cantiere Popolare-Pid all’Ars Toto Cordaro: “Avevamo fatto appello al presidente della Regione per un assestamento di bilancio che mettesse in sicurezza la pace sociale in Sicilia. Soltanto grazie all’azione responsabile di una parte dell’opposizione all’Ars, molte vergogne nell’ultima manovra finanziaria sono state sventate ed eliminate e buona parte delle norme, approvate grazie al nostro contributo, va nella direzione che oggi indicano i rappresentanti sindacali”.

Cordaro si è poi soffermato sulla situazione nella quale versano i lavoratori precari strigliando a dovere il governatore siciliano: “Il presidente metta i piedi sulla terra e si renda conto definitivamente che, nonostante l’assoluta incapacità sua e del suo Governo, egli ha tuttavia il dovere morale prima che politico di adoperarsi almeno in questo ultimo scorcio di legislatura per il bene della Sicilia e dei tanti siciliani in preda alla disperazione. Se Crocetta non vuole ascoltare l’opposizione, ascolti almeno i sindacati ed istituisca almeno un tavolo istituzionale per affrontare le emergenze più delicate dell’immediato. Se poi il presidente della Regione non è in condizione di comprendere neanche questo, lasci subito e smetta di affidarsi ad inutili proclami a cui ormai non crede più nessuno”. Intanto ha suscitato non poco clamore la notizia della presa visione da parte della giunta della proposta di ddl da inserire nella legge di bilancio. Un ddl che di fatto però non esiste e rischia di fare giungere a saturazione la pazienza dei lavoratori siciliani ormai sull’orlo della crisi sociale.

Si è espresso sull’argomento anche il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina: “Siamo preoccupati per i dubbi che pesano sul rinnovo dei contratti del personale precario. – ha detto in una nota – Si tratta di dipendenti la cui presenza  è indispensabile per la gestione dei servizi da parte degli enti locali. Se ne accorge in questi giorni l’utenza che trova gli uffici vuoti, dato che, nell’imminente scadenza dei contratti e nell’impossibilità per l’Ente di monetizzarle,  il personale sta godendo delle ferie residue. Prendiamo atto – conclude Lapunzina – delle rassicurazioni fornite dal Presidente Crocetta.  Ma facciamo appello alla celerità e contiamo di vedere tramutata in legge, prima della fine dell’anno, la norma che dovrebbe consentire la proroga.”

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