Caos al Pronto Soccorso, aggredita un’infermiera

Un’infermiera è stata aggredita la scorsa notte all’Ospedale dei Bambini di Palermo. La 30 enne è stata prima aggredita e malmenata e poi minacciata con un coltello dopo una discussione sfociata in rissa con alcuni familiari di un bambino ricoverato in ospedale dopo le 22 di ieri. Al piccolo paziente era stato assegnato dall’accettazione il codice verde, che indica nessun rischio per la salute del paziente e bassa priorità, ma i membri della sua famiglia si sarebbero presto stancati di aspettare, prendendosela con la giovane infermiera in servizio durante la notte al pronto soccorso.

La discussione è subito diventata animata e dieci persone, secondo le testimonianze, avrebbero cominciato a inveire contro la donna con minacce e insulti. Ad evitare il peggio l’intervento della guardia giurata in servizio di vigilanza e dei genitori degli altri bambini in attesa. Gli animi si sono poi placati solo con l’arrivo delle forze dell’ordine. I responsabili dell’aggressione si sono poi allontanati firmando il rifiuto al ricovero per il bambino. E’ solo l’ultima di una lunga serie di infermieri e personale sanitario vittima di aggressioni da parte di pazienti e familiari negli ospedali palermitani.

“L’azienda procederà legalmente nei confronti dei responsabili di questa vile e violenta aggressione, che assume peraltro una particolare connotazione perché accaduta all’interno di un ospedale pediatrico”. Ad annunciarlo è Giovanni Migliore, direttore generale dell’Arnas Civico-Di Cristina-Benfratelli. “L’episodio avrebbe potuto avere ben più gravi conseguenze – aggiunge esprimendo solidarietà alla vittima – se non fossero state messe in atto, ormai da tempo, le misure di sicurezza a protezione dell’area d’emergenza, che assicurano l’implementazione di una zona filtro costantemente vigilata e il nuovo sistema di videosorveglianza. La guardia giurata, infatti, ha direttamente assistito all’aggressione – conclude Migliore – ed è prontamente intervenuta in attesa dell’arrivo della forza pubblica”.

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