Una boccata d’ossigeno per i pendolari tra il silenzio per il raddoppio

Sono stati consegnati da Trenitalia la scorsa settimana i nuovi treni “Jazz” che hanno cominciato il loro servizio sul troncone della tratta Palermo-Messina che collega il capoluogo a Termini Imerese. Sei i nuovissimi convogli destinati alla Sicilia che dovrebbero essere consegnati entro il 2016, con fulcro Palermo e i collegamenti da e per la città, con particolare attenzione per la tratta verso l’areoporto di Punta Raisi che dovrebbe ricominciare il servizio dopo la ristrutturazione entro la fine dell’anno. Non si esclude che comunque le nuove macchine possano presto percorrere anche il tratto restante della Palermo-Messina e la sempre problematica Palermo-Catania.

Finalmente un pò d’aria nuova per i pendolari dell’isola, impegnati da anni in una dura battaglia con le istituzioni a causa dei tempi di percorrenza dei collegamenti tra le maggiori città della Regione, dei convogli in larga parte fatiscenti e dei continui ritardi e disservizi su tutte le isole. Una battaglia che si era acuita già in occasione del crollo del viadotto Himera, quando i lavoratori e gli studenti pendolari avevano richiesto un potenziamento del servizio su rotaia per ridurre al minimo i disagi negli spostamenti. Altro momento di estrema tensione con gli organi di governo regionali si è avuto con l’annuncio della soppressione dei treni notturni a lunga percorrenza e della fine dei traghettamenti dei convogli sullo stretto di Messina, che avrebbero seriamente compromesso la continuità territoriale con la parte peninsulare del Paese. Confronto sempre serrato anche sull’eterno incompiuto raddoppio ferroviario della tratta Palermo-Messina.

Un piccolo sospiro di sollievo quindi per i pendolari, certamente speranzosi che questo possa essere non l’ennesima promessa ma un reale passo avanti nei collegamenti su rotaia.

Intanto a Cefalù gli attivisti del Meetup 5 stelle hanno raccolto circa 1500 firme per promuovere il referendum cittadino che proporrebbe lo spostamento della nuova stazione ferroviaria, prevista originariamente in galleria, verso la piccola piana di contrada Ogliastrillo. Ubicazione della stazione che è stata oggetto di discussioni e dibattiti che si sono protratti per alcuni mesi e terminati all’inizio dell’estate con la richiesta da parte del sindaco di Cefalù inoltrata a Rfi per predisporre una variante al progetto originale con lo spostamento della galleria di sfollamento.

Adesso da alcuni mesi sull’argomento è calato il silenzio mentre il cantiere della tratta Cefalù-Castelbuono sembra marciare a regime. La proposta di referendum è auspicabile che torni a rendere caldo l’argomento. L’attenzione deve restare alta, in particolare sugli adeguamenti infrastrutturali, in cui le ferrovie siciliane sono in costante ritardo, sugli appalti per i lavori di raddoppio delle tratte e sugli investimenti di cui l’intero sistema necessita. Pendolari e cittadini attendo risposte da fin troppo tempo.

Arianna Paruscio

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