Tornano a distribuire utili le partecipate del comune di Palermo

partecipate comune di palermo patto per palermoDopo il disastro finanziario e gestionale, il riequilibrio e adesso un ente sano con aziende partecipate che distribuiscono dividendi all’azionista Comune di Palermo. Questo in sintesi è quando emerge dal Rendiconto di gestione 2015 approvato oggi dal Consiglio Comunale. Nel dettaglio, i documento approvato registra: una riduzione significativa della pressione tributaria (passata da 718,6 euro a 686,6 euro pro capite) pur in presenza di un quadro di finanza pubblica regionale e nazionale caratterizzato da fortissime restrizioni per gli enti locali che si ripetono nel tempo; mentre i trasferimenti erariali continuano la loro inesorabile diminuzione (erano 446 mln nel 2012, contro i 170 mln nel 2015), per il primo anno le entrate tributarie registrano una netta contrazione (- 5% rispetto al 2014) dovuta principalmente alla riduzione della TARI, misura confermata e rafforzata per il 2016.

Quanto al quadro delle aziende partecipate, per il secondo anno consecutivo si registra un utile consolidato con la novità storica che due aziende, SISPI e AMG, in sede di approvazione del loro bilancio 2015 hanno  distribuire un dividendo all’azionista Comune pari a circa 2 mln di euro. L’Assessore al bilancio Luciano Abbonato ha espresso la propria “soddisfazione per la conferma del buon andamento della finanza comunale e la svolta impressa nella gestione delle aziende partecipate che hanno ormai interiorizzato la logica del bilancio consolidato e gli obiettivi di efficienza e produttività. Sembra passato un secolo, ma sono appena quattro anni, da quando il comparto delle partecipate produceva 50 mln di euro di perdite all’anno con un livello di servizi quantitativamente e qualitativamente oggettivamente inferiore a  quello odierno.”

Il Sindaco Leoluca Orlando ha sottolineato che “non c’è azienda comunale che oggi non abbia ampliato significativamente la gamma dei propri servizi e che non abbia ritrovato la dovuta attenzione sulla qualità del servizio. Essere riusciti a raggiungere questo obiettivo riducendo al contempo le tasse comunali è la dimostrazione che il problema non stava nella quantità di risorse disponibili, quanto nell’enorme livello di sprechi e inefficienze che caratterizzava la loro gestione.”

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