Cefalù: cultura e sosta vietata

Costanza d'AltavillaL’associazione Officine Culturali Costanza d’Altavilla, negli ultimi mesi si è spesa a favore dell’istituzione di una pubblica biblioteca a Cefalù. Dopo aver raccolto più di duemila e trecento libri, gli stessi sono stati donati alla pubblica amministrazione. Nell’attesa che la stessa trovasse un luogo dove allocare la biblioteca, l’associazione ha chiesto al primo cittadino cefaludese un luogo dove poter fare consultare alla gente i volumi fino ad oggi raccolti. Non avendo ancora ricevuto risposta circa una possibile assegnazione temporanea di un locale gli associati hanno promosso una raccolta di firme in modo da poter sollecitare l’amministrazione attiva della città.

Ieri, 22 maggio, mentre gli associati si trovavano in piazza Duomo a Cefalù, e usufruivano, per raccogliere le firme, di un banchetto delle dimensioni di un metro quadrato, pur essendo in torto per non aver chiesto formale permesso per l’utilizzo dello spazio pubblico, ritenendosi però in buona fede, vista la nobiltà dell’azione, sono stati invitati da un vigile ad allontanarsi dalla piazza perché sprovvisti di relativo permesso. Il vigile con insistenza ha atteso che l’associazione smontasse il tutto, prima di andare via. Il presidente dell’associazione, Valeria Piazza, protestando con veemenza ha fatto presente all’uomo in divisa che nella stessa piazza sostava irregolarmente, in piena Ztl nel centro storico di una cittadina patrimonio dell’UNESCO, un ciclomotore. Il vigile ha assicurato che anche il mezzo sarebbe stato rimosso e multato. Ciò non è avvenuto lasciando supporre che l’azione fosse esclusivamente mirata ad ostacolare l’operato dell’associazione. Ci si chiede come mai tale solerzia non si manifesti con gli ambulanti abusivi che sostano ogni giorno sul lungomare di Cefalù. E’ probabile allora che quella sia una zona franca, pertanto invitiamo tutti i cittadini di Cefalù a firmare la petizione al lungomare dove ci troveranno, a partire dalla prossima domenica, non con un banchetto, ma con un lenzuolo a fare compagnia a chi impunito non rispetta le regole.

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