Attentato ad Antoci, parla Crocetta: “Stiamo sottraendo soldi ai clan”

crocettaLa mafia rialza la testa, e quella dei Nebrodi in Sicilia è fra le organizzazioni criminali tra le più antiche e pericolose. Così ha parlato il procuratore di Messina Guido Lo Forte parlando dell’agguato di ieri al presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci, e alla sua scorta. L’uomo si è salvato proprio grazie alla pronta reazione dei poliziotti, che hanno risposto al fuoco degli attentatori.

“Lo Stato c’è, – afferma il presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci – le Istituzioni si stanno muovendo tutte. La risposta sarà determinata e confermeremo che c’è una squadra che è più forte: picchieremo duro”. Lo dice all’indomani dell’agguato di cui è stato vittima con la sua scorta: “è passata la stanchezza adesso occorre tenere alta la tensione e continuare a fare squadra: insieme siamo più forti. La mafia ha dimostrato di avere paura e di temerci”.
E il presidente Crocetta ha rilasciato un’intervista al quotidiano “L’Unità”, dove ha spiegato che “da un paio d’anni abbiamo scoperto un giro di truffe spaventoso. Le famiglie mafiose si sono fatte assegnare i terreni destinati a pascolo nei parchi pagandoli 30 euro a ettaro e incassando contributi regionali ed europei pari a tremila euro a ettaro. Ovviamente, nessuno degli assegnatari dei terreni li ha usaticome pascolo. Messo a fuoco il meccanismo, abbiamo cominciato a ritirare tutte le concessioni. Con una legge regionale abbiano destinato quei terreni a cooperative con il certificato antimafia in regola che possono avviare attività agricole e di agriturismo. Insomma, in chiave di sviluppo con un occhio di riguardo ai giovani. I vecchi affidatari, i mafiosi, hanno provato a fare ricorso ma giusto una settimana fa il Tar ci ha dato ragione.”
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