Termini, porte aperte in fabbrica: speranza con Blutec

blutec

Nel corso della riunione al MISE di verifica del processo di deindustrializzazione del polo industriale di Termini Imerese è emersa più volte la criticità di una vertenza che ha dei tratti unici nel Paese e che ne fanno un vero e proprio “historic case”. È stato confermato dai convenuti che il “contratto di sviluppo” a suo tempo depositato da Blutec è stato pienamente sancito dagli organi preposti. Infatti è sul punto di essere concessa da Invitalia un anticipazione di circa 20ml di euro (il 30% dell’intero investimento). La copertura finanziaria del progetto Blutec passa anche per una specifica delibera di finanziamento del circolante da parte della Banca del Mezzogiorno; originariamente adottata in favore di Metec che deve essere soltanto volturata in favore di Blutec   L’istanza di anticipazione è stata già vagliata e la sua procedibilità è stata assicurata dagli adempimenti della Regione siciliana che ha assicurato la partecipazione  all’Adp con le risorse finanziarie di cui al Pac 2014/2020 messe a disposizione con deliberazione Cipe del 6/11/2015. A conferma di ciò l’Assessore Lo Bello ha, infatti, comunicato che con provvedimento n. 367 del 19/4/2016 (stessa data dell’incontro) sono stati accesi i 2 capitoli di spesa dai quali trasferire le somme ad Invitalia previa sottoscrizione di specifica convenzione con il Mise. Operazione che si dovrebbe concretizzare in tempi brevi. Da canto suo Blutec – nei mesi scorsi – ha assicurato il totale versamento del capitale sociale di circa 24 Ml di euro. Ha definito altresì il complesso processo di fusione che ha portato quasi tutte le aziende del gruppo (eccezion fatta per la San Marco Veicoli) in seno al nuovo soggetto. È stato inoltre definito in dettaglio il piano di riassorbimento di 250 addetti entro l’anno 2016 (ENG 70; ALL 50; CHE 30; LIGHT 100). Tutto ciò in linea con il progetto di cui alla Fase 1 presentato a suo tempo. In tempi brevi sarà anche integrata la dotazione organica di Blutec con la contrattualizzazione di un direttore di plant dedicato a Termini Imerese.

E’ in via di definizione (entro e non oltre Giugno/2016) anche il piano della Fase 2. Prevista a Termini Imerese la localizzazione del più grande impianto in Italia di specialties e low volume production. Con questa consapevolezza il primo cittadino di Termini Imerese Totò Burrafato ha sottolineato che: “ognuno deve fare la sua parte. Sia Blutec, sia le istituzioni regionali e nazionali. Se il programma industriale di Blutec è talmente credibile da portare Invitalia, da qui a qualche giorno, all’erogazione di un anticipazione di circa 20 milioni di euro riteniamo che, al contempo, il Ministero del Lavoro debba farsi carico di una proroga, in tempi brevissimi, della cassa integrazione per tutto l’anno 2016. Dal tavolo è emersa la giusta determinazione per attuare questo piano industriale che prevede il reimpiego di 700 addetti nel corso dei prossimi anni. Non bisogna tuttavia, allentare l’attenzione sugli addetti dell’indotto diretto ed indiretto che meritano analoghe prospettive e tutele”.

Anche Ludovico Guercio segretario Fim Cisl Palermo Trapani e Giovanni Scavuzzo rappresentante Fim in Blutec, commentano l’impegno per lo stabilimento di Termini Imerese confermato in queste ore da Blutec: “Blutec ha confermato di essere già operativa all’interno dello stabilimento di Termini dove si sta occupando della sistemazione della cartellonistica,  di aver terminato la fase della formazione per tutti i lavoratori, e l’ingresso dalla prossima settimana,  dei primi 10 dipendenti a settimana del settore engineering, da metà luglio gli addetti agli allestimenti speciali, da ottobre per la chimica e da dicembre gli addetti al cosiddetto lighting la realizzazione dei fari, per giungere ad un numero di 250 dipendenti entro il 2016  Vogliamo rivedere al più presto i cancelli riaperti a Termini Imerese e gli impianti finalmente in funzione,  dopo anni di attese”.

“Sul fonte della cassa integrazione straordinaria il Ministero del Lavoro – aggiungono Guercio e Battaglia  – ha riferito all’azienda che approverà la cigs però dopo la verifica dello stato di avanzamento dei lavori e  dall’inizio , dunque, del  rientro di tutti gli operai.  A tal fine incaricherà gli ispettori a Palermo di verificare tutte le fasi”. “Le istituzioni regionali– aggiungono Guercio e  Scavuzzo – devono accorciare i tempi sul cofinanziamento perché da questo dipendono le certezze del piano e il rientro di tutti gli operai”. Solo successivamente con la fase B  del progetto che dopo la componentistica, dovrebbe far giungere a  Termini l’auto ibrida entro il 2018,  si completerà l’assunzione dei restanti 400 operai circa. Per gli operai dell’indotto però , bisogna ampliare i progetti per Termini ribadisce la Cisl.  “Serve un ulteriore impegno per il rilancio del sito di Termini – conclude Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani –  bisogna dare risposte al più presto anche all’indotto. Intanto pensare di rivedere nel giro di pochi giorni le porte aperte nella fabbrica terminata, da speranza per la rinascita di tutto il territorio, ma tutte le istituzioni devono fare la loro parte e farla presto, dai questi tempi dipende il futuro di tutti i lavoratori ” .

POTREBBE INTERESSARTI