Mandralisca: il Cda che non le manda a dire

E’ giunta in redazione una nota stampa da parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Mandralisca redatto a seguito delle dimissioni del dottore Franco Nicastro dalla carica di Presidente. La riportiamo di seguito in forma integrale:

fondazione mandraliscaLe affermazioni rese dal dott. Nicastro, in merito alle sue dimissioni, non ci permettono alcuna risposta in quanto rappresentano un resoconto (semi) dettagliato di ciò che è stata, e ciò che non è stata, la Fondazione Mandralisca nei mesi in cui Egli ha rivestito il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione.

Rendere pubblicamente conto di quali siano i problemi del Mandralisca (alcuni ventennali, altri maturati nel 2015), ammettere la sua “confusione” e lo stato di “paralisi” in cui ha indotto la Fondazione è atto di grande coraggio e responsabilità (le parole “confusione” e “paralisi” sono state testualmente pronunciate dal dott. Nicastro nell’intervista a Radio Cammarata del 17 aprile 2016, n.d.a.).

Noi non siamo in confusione. Non abbiamo paralizzato l’attività del consiglio di amministrazione. Non possiamo rispondere di gravi situazioni che non abbiamo concorso a creare. E difatti non lo facciamo. Possiamo solo permetterci di affermare che è impossibile delegittimare un presidente di un consiglio di amministrazione che, negli ultimi pochi mesi, ha fatto di tutto per delegittimarsi da solo, annunciando ad ogni seduta di consiglio, riunione informale o semplice chiacchierata, anche con soggetti istituzionali, le proprie dimissioni, quasi a voler condizionare la nostra volontà.

NicastroAbbiamo ritenuto, vista anche l’importanza degli argomenti all’ordine del giorno, in cui mancava quello relativo all’insediamento del nuovo consigliere, che il consiglio di amministrazione del 4 aprile 2016 si dovesse svolgere nel rispetto delle regole e delle formalità burocratiche. Abbiamo rinviato dopo esserci resi conto dell’importanza della presenza del presidente che aveva abbandonato la seduta. Il rinvio di nove giorni è stato legato soltanto agli impegni personali e professionali di ciascuno di noi.

Fino a quando opereremo nel rispetto delle regole, ed in favore degli interessi del Mandralisca, dei suoi dipendenti e dei suoi utenti, tutto il resto, parafrasando una nota canzone, “è noia”. La Fondazione Mandralisca merita, da parte di noi consiglieri, rispetto, attenzione, senso del dovere e soprattutto impegno e abnegazione.

Dal giorno della nomina di ciascuno di noi, ci stiamo impegnando per raggiungere risultati. Saranno questi a dover parlare per noi e se non saremo in grado di produrne, saremo almeno in grado di farci da parte senza sostenere di essere stati delegittimati, senza raccontare verità parziali ma semplicemente ammettendo le nostre responsabilità e concedendo spazio ad altri.

Cordialmente.

I consiglieri Laura Gattuso, Rosalia Liberto e Salvatore Passarello.

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