Almaviva, l’esito del tavolo al Mise impegna il governo

almaviva_1-300x191Disponibilità a legare negli appalti l’offerta economicamente più vantaggiosa al costo del contratto nazionale di lavoro dei call center, a sospendere ogni agevolazione alle aziende che applicano contratti pirata, un emendamento già depositato in Senato nell’ambito del decreto competitività sulla migliore applicabilità del 24 bis, (la normativa che tutela i clienti dalla gestione della chiamata all’estero) anche per inasprire le sanzioni, un confronto con i committenti e verifiche ispettive per chi non rispetta il contratto. Sono i principali impegni assunti al tavolo del Mise dal vice ministro allo Sviluppo Economico Teresa Bellanova durante l’incontro nazionale sulla vertenza Almaviva dopo l’annuncio degli esuberi , 1670 solo a Palermo alla presenza dei  sindacati di categoria nazionali e locali, il comune di Palermo, la Regione siciliana , l’azienda e il Mise.

A Palermo i lavoratori hanno protestato sfilando in corteo dalla sede di via Cordova fino alla Prefettura, dopo la partecipata fiaccolata di ieri sera. Da tutti, sindacati, istituzioni al tavolo, la richiesta rivolta all’azienda di sospendere subito i licenziamenti avviati. L’azienda ha mostrato disponibilità a valutare l’ipotesi in un prossimo incontro ancora da fissare con le parti sociali – spiegano Francesco Assisi segretario Fistel Cisl Palermo Trapani e Eliana Puma Rsu Fistel– ma vuole garanzie che le riforme e gli impegni annunciati dal governo nazionale si concretizzino in tempi brevi”. Dalla Fistel Cisl diverse richieste rivolte ad Almaviva e governo. “Un patto di solidarietà tra governo nazionale, aziende del settore, committenti pubblici e privati affinché nell’assegnazione degli appalti non si vada sotto la soglia dei minimi contrattuali cercando l’offerta economica più vantaggiosa,  per consentire nel frattempo la riforma dei call center”.

Dall’azienda l’ennesimo allarme sul rapporto tariffa/costi e la proposta di  chiedere il consenso al cliente per il trasferimento all’estero della chiamata. Disponibilità e impegno garantiti anche dal comune di Palermo e dalla Regione (al tavolo il sindaco Leoluca Orlando  e l’assessore alla Formazione Bruno Marziano).  Il prossimo incontro al Mise si terrà mercoledì 20 aprile, ma prima l’azienda dovrebbe convocare i sindacati.  “A questo punto con l’impegno del governo, del quale verificheremo ogni passo – commenta Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani – l’azienda deve ritirare le procedure, cosi nel frattempo si possa attuare quella riforma del settore che ponga fine alla mancanza di regole . Ci auguriamo vengano avviati subito i controlli nel settore dei contact dei call center in Italia perché molte aziende operano nell’illegalità non versando nemmeno tasse e contributi dovuti. Palermo aspetta risposte immediate la vertenza Almaviva colpisce tutta la città”.

“Questa vertenza – ha ricordato Orlando intervenendo ai lavori – riguarda soprattutto la città di Palermo dove sono annunciati oltre 1.600 licenziamenti, con una gravissima ricaduta occupazionale e sociale che riguarda l’intera comunità. Siamo di fronte non ad una delocalizzazione verso l’estero, ma ad una arbitraria ricollocazione geografica delle attività fra le diverse realtà nazionali in cui opera l’azienda. Apprezziamo l’impegno assunto dal Governo già da settimane perché la vertenza venga affrontata in modo sistemico, in un quadro di rilancio del settore e di rispetto della normativa. In particolare apprezziamo il richiamo al rispetto delle clausole sociali e della norme sulla delocalizzazione ed apprezziamo che in modo chiaro ed inequivocabile sia venuta da parte della Viceministra Teresa Bellanova la richiesta all’azienda di revocare i provvedimenti di licenziamenti”

 

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