Minacce anonime al sindaco di Collesano Di Gesaro

Durante l’incontro della scorsa domenica con cui il Sindaco di Collesano Angelo Di Gesaro ha annunciato i nomi dei componenti della nuova giunta del paese madonita (Peppino Re vicesindaco, Giulio Raimondo, Dario Costanzo, Daniela Santa Colomba), lo stesso primo cittadino ha pubblicamente denunciato di aver ricevuto, la sera precedente, una telefonata anonima di minacce.

Le intimidazioni ricevute da una persona per ora ancora ignota – ma su cui i Carabinieri stanno indagando dopo la denuncia presentata anche ai militari – riguarderebbero un presunto, ma subito smentito da entrambe le parti, avvicinamento dell’attuale amministrazione all’ex sindaco Giovanni Meli.

Sono giunte oggi dichiarazioni di solidarietà degli amministratori del territorio e quelle di Angelo Pizzuto a nome di tutto l’ente parco delle Madonie di cui Di Gesaro è vicepresidente: “Desidero esprimere a nome mio personale e dei sindaci del parco delle Madonie, riuniti oggi in Consiglio, vicinanza e solidarieta’ ad Angelo Di Gesaro Sindaco di Collesano e vice presidente dell’Ente Parco per le ignobili minacce anonime subite nella notte di sabato sera. L’espressione di idee e posizioni diverse all’interno di una comunita’ non puo’ e non deve sfociare in vili minacce vigliacche che minano la serenita’ di chi svolge giornalmente un pubblico servizio. Siamo certi che le forze dell’ordine gia’ allertate faranno piena luce sui fatti denunciati”

Ferma condanna giunta anche dal Gruppo di Minoranza “Collesano 2020”, in cui milita anche Meli: “Il Movimento Collesano2020 prende atto delle dichiarazioni fatte dal Sindaco in carico, Angelo Di Gesaro, in ordine alle intimidazioni telefoniche anonime da lui pubblicamente denunciate durante il comizio di domenica 13 marzo 2016. Nel ricordare quanto già accaduto lo scorso anno, con le minacce ricevute da Giovanni Meli e Giambartolo Imburgia durante il periodo elettorale, il Movimento esprime la più ferma condanna nei confronti di tutti coloro, che celandosi dietro l’anonimato, tentano di condizionare la vita politica di Collesano, con metodo antidemocratico e mafioso.”

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