Tutto pronto nella Chiesa di via Roma degli Artigianelli dei Padri Giuseppini del Murialdo per accogliere oggi, alle 12.00, la statua della Madonna di Fatima.
Un evento il cui ambito travalica i confini della città di Cefalù e coinvolge l’intera diocesi. La statua della Madonna del Portogallo torna a Cefalù dopo oltre 60 anni, nei giorni di preparazione alla Festa di San Giuseppe, lo Sposo che già l’attende sull’altare – non a caso in un’Opera dei Giuseppini.
E con il respiro della imminenza della Domenica delle Palme, della Pasqua di Resurrezione e nell’anno del Giubileo della Misericordia voluto da Papa Francesco.
La Madonnina di Fatima visita la città di Cefalù, a cura di Unitalsi (Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali).
Programma
Martedì 15 marzo 2016
Arrivo Chiesa Artigianelli
Ore 12.00 Saluto ed accoglienza
Dalle ore 16.00 le singole persone, le famiglie con i bambini ed i gruppi incontrano la Madonnina
Ore 17,30 Vespri Mariani
Ore 18.00 Santo Rosario
Ore 18.30 Santa Messa
Ore 21,00 Gruppo Rinnovamento nello Spirito
Mercoledi 16 marzo 2016
Ore 8.00 Santa Messa
Dalle ore 9,00 le singole persone, le famiglie con i bambini ed i gruppi incontrano la Madonnina
Ore 10,30 Gruppo Rosario Spirito Santo
Ore 11,30 Ora Media Mariana
Ore 12.00 Preghiera dell’Angelus
Dalle ore 16.00 le singole persone, le famiglie con i bambini ed i gruppi incontrano la Madonnina
Ore 16,30 Gruppo Divina Misericordia
Ore 17,30 Vespri Mariani
Ore 18.00 Santo Rosario
Ore 18.30 Santa Messa
Al termine della Celebrazione saluto alla Madonnina che lascia Cefalù.
L’evento annunciato domenica 13 con le interviste a don Matteo Castiglione, assistente spirituale Unitalsi, Pina Vienna, Unitalsi Cefalù e padre Luigi Carucci, Artigianelli nel notiziario Il Giornale di Cefalù (Radio Cammarata e nel sito murialdosicilia.org) dalle ore 11.45 di martedì 15 marzo verrà trasmesso in streaming video in diretta nel blog internet federico cammarata tv, a cura di Adriano Cammarata, Federico Cammarata, Pino Parisio, Toti D’Antoni e Carlo Antonio Biondo.