La Regione taglia il Brass Group

palermo-brassLa Cgil e l’Slc di Palermo esprimono solidarietà nei confronti della fondazione Brass Group, una delle più importanti istituzioni jazzistiche italiane, esclusa dai contributi regionali. E rivolgono un appello alle istituzioni, alle banche agli sponsor, agli imprenditori affinché contribuiscano a un progetto di rilancio della prestigiosa istituzione culturale.

“Così come esiste il Teatro Massimo per la lirica e la Foss per la musica sinfonica così deve esistere la Fondazione Brass Group per il jazz. Non può esserci differenza”, affermano il segretario della Cgil Palermo Enzo Campo e il segretario Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso, che ieri pomeriggio hanno sostenuto la protesta di Ignazio Garsia, in piazza Indipendenza con il suo pianoforte, in attesa per essere ascoltato dal presidente della Regione Rosario Crocetta. I 50 componenti del Brass, tra musicisti e personale, sono in stato di agitazione e tutti i concerti sono stati annullati.

“Non è pensabile tagliare fuori espressioni musicali che rappresentano la storia più bella di questa città e che si reggono in piedi quasi esclusivamente con gli incassi del pubblico – aggiungono Campo e Rosso – L’azzeramento del contributo regionale colpisce una fondazione figlia unica a Palermo. Il taglio arriva proprio adesso che il Brass si preparava al rilancio della sua attività concertistica dopo aver contribuito alla riapertura del Real Teatro Santa Cecilia. Al jazz devono essere riconosciuti pari diritti e pari dignità, non possono esistere musiche di serie A e di serie B. I jazzisti devono avere le stesse opportunità di tutte le altre forme artistiche, non possono essere considerati musicisti da sushi bar”. Cgil e Slc chiedono un tavolo alla Regione e al Comune per discutere della politica culturale della città. La Cgil metterà in atto iniziative per manifestare solidarietà nelle sedi dove opera l’orchestra. L’Slc lancerà un crowfounding con l’ #savetheBrassGroup.

“La scarsa attenzione che sta subendo la storica istituzione cittadina la Fondazione The Brass Group da parte del governo regionale, non è certamente il giusto premio alla quarantennale mole di sacrifici fatta dai i suoi componenti”. A scriverlo in una lettera rivolta alla Regione e all’Ars, è il sindacato della Fistel Cisl Palermo Trapani a firma del responsabile aziendale Giovanni Guttilla e del segretario Francesco Assisi.

Il Brass Group, fondato agli inizi degli anni ‘70, dapprima come associazione, nel 2006, con legge regionale viene trasformata in Fondazione con la presenza dei soci privati, e la partecipazione nella qualità di socio della Regione siciliana. “Alla Regione rivolgiamo il nostro appello affinché assolva pienamente al proprio ruolo statutario dotando il Brass Group delle somme necessarie per il proseguimento dell’attività. Ciò oltre a salvaguardare dei posti di lavoro concorrerebbe alla salvaguardia di questa istituzione che merita di essere considerata pienamente patrimonio della Sicilia” . “Dopo una discussione lunga e sterile sulla distribuzione delle risorse in finanziaria – conclude Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani – , la politica regionale ha perso un’altra occasione per eliminare davvero gli sprechi e sostenere invece lo sviluppo. Si pensi al futuro di istituzioni culturali come quella Brass Group che sono fondamentali per il rilancio dell’offerta culturale e turistica di Palermo.”

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