Raddoppio ferroviario di Cefalù, il Meetup 5 Stelle vuole chiarezza

Il Meetup del Movimento 5 stelle di Cefalù chiede chiarezza sugli ormai prossimi lavori riguardanti il raddoppio ferroviario e la fermata metropolitana che si effettueranno in città.  I dibattiti con la cittadinanza – secondo i portavoce del Meetup – non hanno portato a nessuna reale spiegazione dei problemi che si dovranno affrontare, nè gli abitanti sono stati rassicurati sui molteplici dubbi e perplessità a riguardo.

Ad oggi sono stati tre gli incontri pubblici chiesti e ottenuti dai cittadini. Il primo ha riguardato la presentazione dei lavori da parte dei tecnici delle Ditte appaltatrici, della Committenza- R.F.I. e della Direzione dei Lavori Italfer e, per l’Amministrazione Comunale, del Sindaco; è stato in quell’occasione illustrato il progetto da parte degli stessi tecnici. Il secondo incontro ha visto come interlocutori dei cittadini gli stessi Tecnici del primo incontro e il Consulente del Comune Prof. Geologo Liguori (ndr- si è poi dimesso dall’incarico). La loro presenza e la disponibilità al confronto  ha permesso ai cittadini presenti ed interessati di esporre domande specifiche, approfondimenti e dubbi sull’opera che si andrà a realizzare e sulle “conseguenze” logistiche ed ambientali che interesseranno i cittadini dello Spinito e dell’intera città per tutta la durata dei lavori.

Le risposte -continuano i portavoce MeetUp- sono state adeguate ma non sufficienti, pertanto sono stati previsti altri incontri di approfondimento. Il terzo incontro è stato organizzato indipendentemente dai cittadini tramite la parrocchia. E commenta il MeetUp: “Non era presente il consulente del comune che avrebbe dovuto “rassicurare” i cittadini e in particolare i residenti, grazie ai suoi “studi e approfondimenti scientifici” sulla natura e stabilita’ del sottosuolo del quartiere.” Ci si è soffermati sulla discenderia di sicurezza che dovrà realizzarsi in prossimità dell’area detta “Padre Pio” e che intercetterà uno dei percorsi pedonali, vitale e fondamentale per la mobilità pedonale dei cittadini residenti, degli studenti dei due istituti scolastici presenti nel quartiere, dei turisti ospiti delle diverse strutture alberghiere ivi presenti.

ferrovia spinito raddoppio ferroviario Anche in quell’occasione sono stati manifestati dubbi, perplessita’ e preoccupazioni su quanto e per quanto tempo i cittadini dovranno subire a livello residenziale, viario e di qualita’ della vita le conseguenze della presenza invadente e imponente del cantiere dei lavori sia della discenderia, sia delle gallerie di sfollamento (collegamenti pedonali in gallerie secondarie dal piano ferroviario al piano d’uscita) ed infine di tutte le opere connesse e di servizio. Tutti i presenti, parrocchiani e residenti -si legge nel comunicato- hanno espresso la loro insoddisfazione alle spiegazioni tecniche e alle risposte di “rassicurazione” chiedendo “a viva voce” altri incontri di approfondimento e che le soluzioni vengano elaborate e decise in modo partecipato e non subito.

Ma secondo il Meetup si è glissato sui problemi più gravi ed urgenti: “Perchè minimizzare, focalizzare solo alcuni aspetti secondari, ribadire le stesse tematiche senza mai affrontare i gravi e primari problemi? Perchè deridere o schernire chi li sottolinea, silenziare le voci dubbiose, sviare l’attenzione, concedere incontri pubblici senza mai arrivare al punto focale e cioè la sicurezza delle persone e delle cose? Perchè a chi doveva dare le risposte tecniche e schientifiche ai tanti dubbi, perplessità, paure dei cittadini, è stato relegato il ruolo di “ectoplasma” ? – si chiedono i 5 stelle – Perchè alle tante domande non ha risposto il Tecnico? Ha forse riscontrato problemi geologici nella realizzazione dell’opera? Ci sono problematiche tali da mettere in dubbio la fattibilità delle opere? E se ci fossero e non fossero risolvibili, come avrebbe potuto il tecnico, nel ruolo di Consulente del Comune e quindi “legato” da un rapporto di lavoro, essere libero di pronunciare pubblicamente le proprie deduzioni scientifiche? Le dimissioni del consulente, all’indomani dell’ultimo incontro pubblico, hanno accentuato il già diffuso timore! Chi adesso potrà e dovrà dipanare i dubbi, le perplessità e rassicurare i cittadini con adeguata competenza e libertà scientifica? – chiosano – troppe domande e poche risposte esaurienti.”

 

 

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