Nel 1906 l’imprenditore palermitano Vincenzo Florio, lungimirante e futurista, affascinato dal nuovo mezzo di locomozione, diede vita alla prima edizione della Targa Florio. Ben presto la gara ha prese valore e dal 1923 entrò a far parte del Campionato Mondiale Marche d’automobilismo su strada, una serie che portò in terra siciliana piloti che, oggi fanno parte della storia dello sport delle quattro ruote. In principio fu il “Grande Circuito”, di 149 Km circa, il campo di battaglia dei temerari dell’automobilismo, il percorso da Cerda a C.da Pistavecchia passando per Caltavuturo, le Petralie e Castelbuono. Successivamente si passò al “Medio Circuito” di 108 Km ed infine al glorioso “Piccolo Circuito” di 72 Km utilizzato per ben 32 edizioni. Tra i più vincenti della storia del Mondiale Marche ricordiamo il Preside Volante, il collesanese Nino Vaccarella con tre successi, un record condiviso con Umberto Maglioli e Olivier Gendebien.
Tra le leggende dell’automobilismo che percorsero il circuito madonita non dobbiamo dimenticare Tazio Nuvolari con due successi, Piero Taruffi e Stirling Moss con un successo. Nel medagliere Marche spicca la Porsche con 11 successi, seguita da Alfa Romeo con 10 e Ferrari con 7. Nel 1977 l’Osella di Ciuti sul tratto di Buonfornello uscì di strada coinvolgendo gli spettatori e provocando due morti e tre feriti (tra cui lo stesso pilota), la gara fu sospesa e la classifica stilata in base al quarto passaggio. In quel momento s’interruppe il connubio tra il nome Targa Florio e il “Piccolo Circuito” delle Madonie. La gara non morì e riprese come da consuetudine l’anno dopo cambiando formula e adottando quella del Rally. Anche in una veste diversa il richiamo della manifestazione non ha eguali. Sono 9 le vittorie di Paolo Andreucci, seguito da Cunico e Cerrato con 4 e il cerdese Totò Riolo con 3. Mentre tra i costruttori guida la Lancia con 10 successi, Peugeot con 8 e Abarth con 6. Chi partecipa soltanto una volta sa di essere parte della storia di questo sport, così la gara non perde importanza e valore come in un’antica tradizione tramandata nei secoli. La Targa è arrivata fino ai giorni d’oggi, pronta a spegnere la sua centesima candelina. Un’edizione che prenderà il via lunedì 2 maggio e si protrarrà fino a domenica 8 maggio.
<<Sarà una settimana – ha affermato Angelo Pizzuto, presidente Aci Palermo – ricca di eventi: via Liberà, a Palermo, verrà chiusa al traffico da P.zza Croci al Politeama, così da diventare un museo a cielo aperto che conterrà tutta una serie di auto. Venerdì avrà luogo nel capoluogo siciliano la “Notte Bianca Targa Florio”. Sabato sera a Cefalù ci sarà una serata in cui si celebreranno i piloti che hanno fatto la storia e le loro auto. Eroi della vecchia Targa che prenderanno parte ad una prova spettacolo a “Floriopoli” proprio a bordo delle loro originali vetture nella mattinata di domenica. Un ritorno al passato da non perdere per gli amanti della Targa di ieri>>. Il rally, valevole per il Campionato Italiano, vedrà invece 14 prove speciali in programma, partenza da Piazza Castelnuovo a Palermo e arrivo con podio finale a Cefalù in Piazza Duomo. <<Le prove saranno – continua Pizzuto – la “Lascari, la “Gratteri” e l’inedita “Pollina” e la “Collesano” ricavata all’interno del centro madonita. Nel secondo giorno avremo la “Campofelice” la “Piano Battaglia” e la “Targa 100” che partirà dal fulcro della storica manifestazione, Floriopoli.>>.
C’è una frase celebre che non si è mai persa nel tempo, quella di Vincenzo Florio «Continuate la mia opera perché l’ho creata per sfidare il tempo». Oggi l’Ac Palermo prendendo spunto proprio da queste parole dette da Vincenzo Florio, come si sta preparando a quest’impegno? “Con rinnovato spirito positivo e prospettive di grande rilancio. C’è grande interesse verso la gara e quindi ci sono le basi per poter far tornare la corsa agli antichi fasti. Ci apprestiamo ad organizzare questa edizione con gli occhi del mondo addosso e dove sarà presente anche la FIA con Jean Todt”.
Giacomo Lombardo