Primi barlumi di speranza per la riapertura del Punto Nascite di Petralia Sottana. Dopo una strenua lotta di amministratori e cittadini, partita in concomitanza con l’ultimo giorni in cui il reparto è stato attivo, lo scorso 31 dicembre, e fatta via via di toni sempre più duri, il Ministro alla Salute Lorenzin sembra ora voler prendere il considerazione la faccenda.
In un incontro avvenuto ieri a Roma in presenza anche dell’Assessore regionale alla Salute Baldo Giucciardi è stato sollevato il problema dell’impossibilità per le mamme madonite di partorire in sicurezza, soprattutto d’inverno, per la lontananza e le cattive condizioni della viabilità, come la nevicata dello scorso weekend ha tra l’altro dimostrato. Dal Ministero, nonostante sia stata ribadita la volontà di mantenere i 500 parti annui come soglia per i punti nascite, un piccolo spiraglio di apertura: alla maternità dell’Ospedale di Petralia Sottana sarà concessa una ulteriore proroga se saranno rispettate tutte le richieste in campo di dotazione di personale qualificato h24, standard di sicurezza e apparecchiature all’avanguardia. La chiusura del Punto di Petralia Sottana era stata infatti determinata dalla valutazione tecnica del Comitato Percorso Nascita Nazionale in base ai mancanti requisiti di sicurezza, tra i quali il mancato raggiungimento del numero minimo di 500 parti l’anno ( 128 parti nel 2014) e la mancanza di personale medico (gineocologi, ostetrici, pediatri – neonatologi e anestesisti) nel corso delle 24 ore.
I sindaci del comprensorio hanno da sempre contestato la georeferenziazione e motivato la loro richiesta di deroga con la mancanza, ad oggi, di efficienza nella rete di pronto intervento, per la mancanza di ambulanze medicalizzate e della disponibilità di una pista riscaldata per l’atterraggio dell’elisoccorso. Sarà ora compito della Regione prendersi carico del rifacimento del reparto ospedaliero, se vuole vedere garantita la possibilità di nascere sulle Madonie.