Viadotto Himera: demolita la carreggiata franata

viadotto himeraUna Sicilia spezzata, quella che si è svegliata la mattina del 10 aprile scorso. Divisa in due dal crollo del pilone di un viadotto causato da una frana nota da anni, in una zona dove nessuna strada era rimasta intatta. Tagliata a metà, dal’interruzione del suo principale asse viario, paesi isolati, nessuna mobilità. Ed è una Sicilia in parte ricucita quella che si è svegliata 7 mesi più tardi, il 16 novembre, con l’apertura della bretella che ha ricongiunto i due lembi spezzati. Ed in mezzo polemiche, tantissime, e soprattutto disagi.

Una Sicilia col fiato sospeso quella che oggi si è nuovamente fermata per veder finalmente crollare la carreggiata danneggiata del viadotto Himera. In tanti hanno gridato allo scandalo nella giornata di ieri, quando erroneamente era circolata la notizia che l’autostrada, tra gli svincoli di Scillato e Tremonzelli in entrambe le direzioni, e la relativa bretella, sarebbero rimaste chiuse per l’intera giornata di oggi, così a ridosso delle festività natalizie, per un presunto nuovo movimento franoso (in realtà mai verificatosi) che rendeva necessari nuovi interventi.

viadotto himeraIn realtà era stata già programmata per oggi la demolizione guidata, dopo le operazioni di “raddrizzamento” della sede stradale compiute nelle ultime 24 ore:  con 250 chilogrammi di esplosivo suddiviso in microcariche, i 200 metri del tratto danneggiato del viadotto si sono accartocciati su se stessi come previsto. Le operazioni danno il via ad una nuova fase dei lavori, che si concluderà con la realizzazione del nuovo viadotto, per il quale si dovrà però attendere – se tutto procede nei tempi – almeno fino al 2018.

Diverse, nonostante gli avvisi, le ripercussioni sulla circolazione, a causa del traffico autostradale tornato a riversarsi per qualche ora sulla statale 643 di Polizzi e sulla Trazzera Prestanfuso di Caltavuturo. Numerosi gli uomini dell’Anas e delle Forze dell’ordine nei pressi degli svincoli e al’imbocco della bretella per garantire la piena sicurezza agli automobilisti durante le operazioni di demolizione.

Non si placano comunque le polemiche, sollevate anche dal sindaco di Caltavuturo Domenico Giannopolo, che ora riguardano il mancato abbattimento del tratto già nel mese di aprile e la riapertura contestuale della carreggiata sana, che avrebbe forse evitato tanti disagi ai siciliani e reso inutile la costruzione della bretella e della stessa “strada degli incazzati”.

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