Pesca: sostenibilità e innovazione per il rilancio del settore

pescaSi è svolta questa mattina, presso la sede della Direzione Generale della pesca marittima e dell’acquacoltura, la conferenza stampa sul tema ‘La nuova pesca in Italia: le scelte della sostenibilità e dell’innovazione’ . La chiave operativa sarà la revisione del sistema di gestione, a partire dal concetto di autorizzazione alla attività e dalla definizione di tipologia di pesca. In questo quadro sarà sempre più importante l’attenzione agli stock di specie obiettivo (o “target”) assieme a una razionalizzazione degli attrezzi e mestieri di pesca, preferendo un numero ristretto di attrezzi, efficienti e poco impattanti, per tutte le flotte.

Accanto a questi strumenti sarà necessario utilizzare quelle tecnologie legate alla “economia blu”, non esclusive della pesca ma che riducano l’impatto indiretto delle attività di pesca sugli ecosistemi. L’eco-efficienza dei motori delle imbarcazioni potrà essere il fattore trainante di questa strumentazione. Motori non più alimentati con oli combustibili, ma con gas sono il contesto per fare un ulteriore lasso verso la eco-compatibilità e la eco-efficienza attraverso l’introduzione di biogas (prodotto quindi da riutilizzo di scarti organici) quale combustibile in una sorta di circuito virtuoso produzione-consumo.

Su tutti questi obiettivi e strumenti sarà un valido ausilio il FEAMP (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca) che prevede possibilità di finanziarie tutte queste linee di azione, con investimenti mirati all’incremento di selettività (delle attrezzature); a una maggiore efficienza degli strumenti di controllo; a una migliore eco-efficienza energetica. Sono state inoltre chiuse tutte le procedure di infrazione pendenti con l’Unione Europea in materia di politica comune della pesca.

“Considerando l’attuale periodo congiunturale e le indicazioni della Politica comune della pesca – ha affermato il Sottosegretario con delega alla pesca Castiglione – il bilancio è positivo, anche a livello europeo, alla luce della chiusura di tutte le procedure di infrazione. La Commissione ha riconosciuto infatti l’impegno profuso dall’Italia negli ultimi tempi, ai fini del pieno e puntuale rispetto delle regole comuni in materia e per il contrasto della pesca illegale. Le scelte che devono ispirare oggi la pesca italiana sono la sostenibilità, l’innovazione e la redditività. È necessario quindi – conclude – un cambiamento di mentalità per tutto il settore e gli strumenti da adoperare devono interessare non solo l’attività di pesca, ma anche la regolazione e la gestione dell’attività stessa, nonché gli effetti su scala più ampia. In particolare, la gestione amministrativa della pesca richiederà una spinta alla modernizzazione attraverso la digitalizzazione. La sfida digitale è ormai un tema di interesse non solo italiano e un dato acquisito per l’economia europea, oltre che una chiave per lo sviluppo globale”.

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