A Palermo le giornate dell’economia del mezzogiorno

Il tema delle migrazioni, degli uomini e donne in fuga dalle guerre e dalle persecuzioni, ma anche le migliaia di persone che si muovono tra i continenti o dei giovani che lasciano le loro città, le loro nazioni in cerca di realtà più favorevoli nelle quali costruire il loro domani. Sono questi i contenuti sui quali verteranno, con aspetti e approcci diversi, gli incontri dell’ottava edizione delle Giornate dell’Economia del Mezzogiorno.

Dal 23 al 28 novembre, una settimana di incontri, conferenze, dibattiti con docenti universitari, ricercatori, economisti, sociologi, studiosi di migrazioni, di statistica e demografia, sindacati, con la Consulta delle Culture del Comune di Palermo: si parlerà di lavoro, di integrazione, di condizioni, di accoglienza, e qualità della vita dei migranti, di dialogo interculturale, ma anche di investimenti, finanza e credito per la crescita della Sicilia, delle nuove sfide per le Università del Sud; ed ancora di autonomie locali e nuovo sistema di contabilità, di ascesa e declino del Mezzogiorno. Ma anche di migrazione delle intelligenze, la cosiddetta “fuga dei cervelli” e di chi, facendo una scommessa, invece, ha deciso di tornare. Infine, sabato 28 la conclusione con il XXIX Osservatorio congiunturale “Nicolò Curella” che si svolgerà nella Galleria d’Arte Moderna.

In un momento in cui la Sicilia sta uscendo dalla crisi, dopo sette anni di impoverimento,  una riflessione sui percorsi possibili per un processo di sviluppo diventa indispensabile. Quindi grandi temi, grandi protagonisti, studiosi di ogni parte del mondo. Un appuntamento che ormai si ripete da quasi trent’anni.

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