Approvato il contratto di fiume dei bacini del Pollina

L’ente capofila, il Comune di San Mauro Castelverde, insieme ai Comuni limitrofi di Pollina, Castelbuono e Geraci Siculo hanno promosso l’istituzione di un Contratto di Fiume dei bacini del Pollina, nell’ottica di attivare azioni strategiche integrate per il risanamento delle acque e più in generale per la riqualificazione e lo sviluppo socio economico del territorio ricadente nei bacini idrografici suddetti.

 

Il Contratto di Fiume si configura come un accordo volontario fra soggetti pubblici e privati volto a definire obiettivi, strategie d’intervento, azioni da attivare, competenze da coinvolgere, risorse da allocare per la riqualificazione ambientale e la rigenerazione socio-economica del bacino idrografico a questo connesso.

I bacini idrografici individuati e ricadenti nel Contratto di Fiume rappresentano un territorio nel quale coesistono valenze, criticità ambientali e socioeconomiche la cui complessità risulta in buona parte già riconosciuta, ma non ancora pienamente affrontata.

Gli interventi da eseguire nei bacini non sono solo quelli relativi alla mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico, ma anche l’inquinamento dei suoli, delle acque e dell’aria, l’attivazione di nuove politiche agricole basate sulla green economy, la fruibilità turistica ed ambientale dei siti, l’uso sostenibile della risorsa idrica, la valorizzazione del territorio e della storia di tutta l’area, con interventi che ne esaltino anche le rilevanze storiche, paesaggistiche e naturalistiche proprie dei luoghi, nonché lo sviluppo socio economico sostenibile.

A tal fine la Giunta Municipale di Castelbuono ha approvato un protocollo d’intesa che si pone i seguenti obiettivi:

Costruire uno scenario strategico e condiviso di sviluppo sostenibile del territorio coniugando sicurezza e qualità ambientale attraverso la stesura di un piano di azienda locale; realizzare un sistema informativo territoriale integrato a supporto dell’attività di pianificazione territoriale ed ambientale, nonché delle più ampie attività amministrative-tecniche; individuare i ruoli e i tempi di azioni precise per attori pubblici, privati e associativi che siano in grado di dare un contributo concreto alla difesa dalle esondazioni e al miglioramento dell’ambiente e del territorio al fine del risanamento delle acque; dare concreta attuazione ad un sistema di interventi integrati di riqualificazione insediativa del bacino, finalizzati al risanamento delle acque e al miglioramento socio economico del territorio.

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