Battaglia all’orizzonte per le nomine al Parco delle Madonie

logo ParcoMadonieContinua ad avere proseliti la dichiarazione di illegittimità delle nomine del vice presidente e del comitato esecutivo del Parco delle Madonie. Appresa la notizia sono subito giunte in redazione le dichiarazioni del Presidente dell’ente Angelo Pizzuto e del sindaco di Pollina l’onorevole Magda Culotta. Esternazioni utili a far meglio comprendere la vicenda che non sembra esser prossima a una soluzione per le vie brevi. Intanto il provvedimento di revoca dei nominati dovrebbe essere già esecutivo.

Il primo a esternare la propria opinione è il presidente Angelo Pizzuto: “Il Consiglio del Parco ha seguito una procedura legittima, al fine di tutelare l’ente parco stesso ed evitare che l’abbandono dell’aula da parte di alcuni sindaci dissenzienti, del tutto immotivato e ripetuto, potesse paralizzare gli organi e le attività dell’ente – ha detto – dispiace constatare come il dipartimento, ignorando le posizioni avanzate dall’ente parco in punto di diritto, abbia ignorato tali indicazioni dando spazio solo a chi riteneva che, abbandonando i lavori e facendo mancare il numero legale, si potessero risolvere i problemi dell’ente parco continuando ad adottare il manuale Cencelli. Il Collegio dei revisori è assolutamente incompetente a esprimersi sulla materia, non trattandosi di argomento contabile o finanziario. L’art. 9 della LR 98/1981 cosi come modificato dalla LR 14/1988 e dalla LR 71/1995 non prevede nessun controllo di legittimità della delibera sulla elezione del vice presidente, ma soltanto quella del comitato esecutivo, quindi un altro abbaglio clamoroso dell’organo tutorio.

Vale la pena di ricordare che in quella stessa seduta il consiglio del parco ha approvato anche la mozione sul contrasto alla fauna selvatica e i suidi, prodromica alla dichiarazione dello stato di emergenza da parte della giunta di governo regionale, che era assolutamente improcrastinabile ed alla quale i sindaci che hanno abbandonato l’aula non hanno prestato alcuna attenzione. Ho depositato una motivata richiesta di revoca in autotutela di questo provvedimento, a nostro avviso non corretto siamo pronti ad impugnarlo in tutte le sedi giudiziarie – ha concluso il presidente – per tutelare il percorso assolutamente legittimo che il consiglio del Parco aveva intrapreso a tutela delle sue decisioni e delle sue attività, stante che lo statuto prevede la immediata ricostituzione degli organi, pena la decadenza di tutte le altre delibere adottate.”

specParcoMadonie_02vedutaL’ente parco sta inoltre procedendo a produrre un dettagliato dossier da inviare alla Corte dei conti per individuare le responsabilità erariali della vicenda a protezione dell’ente Parco delle Madonie. Molto breve invece il primo cittadino di Pollina che motiva l’abbandono dell’aula del 14 agosto scorso. “La nostra proposta di rinvio – ha commentato il sindaco di Pollina, Magda Culottadurante il consiglio di Parco per eleggere il vice presidente e il comitato esecutivo, era legata alla volontà di discutere meglio gli obiettivi che ci prefiggiamo di raggiungere per il futuro dell’ente e per individuare i soggetti che meglio potessero interpretarli. Il Presidente, però, decise di andare avanti producendo: da un lato, la spaccatura del territorio, dall’altro, l’illegittimità delle scelte adottate. Il parere espresso dall’assessorato regionale Territorio e Ambiente impone una presa di coscienza e un’assunzione di responsabilità verso un Ente necessario. Il Parco – conclude – non può più permettersi di essere visto dai cittadini come un mero impositore di vincoli. Bisognerà rivederne la mission e ritrovare il senso per cui sono nati i Parchi e le Aree protette nella nostra regione”.

In serata anche il commento del sindaco di Petralia Sottana, Santo Inguaggiato:” La nota dell’ Assessorato, che muove anche dal parere del Collegio dei revisori , netto in merito ai vizi di legittimità delle delibere del 14 agosto, dimostra la fondatezza dei rilievi del ricorso e i livelli di approssimazione circa la conoscenza di norme e procedure dentro l’Ente. Adesso e’ necessario che il Consiglio proceda alla ricostituzione degli organismi, auspicabilmente con la più ampia convergenza,scegliendo figure in grado di imprimere una svolta nella gestione e nella promozione del Parco. E la prima sfida, la prima grande opportunità e’ rappresentata dalla capacità di intercettare la prossima programmazione dei fondi europei e di assicurare una dinamica coesione del territorio, anche oltre il Parco.”

Intanto il provvedimento di revoca dei nominati è già esecutivo e palesa purtroppo la mancanza di unità del territorio. Un fattore che rischia di condizionare lo sviluppo delle Madonie.

 

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