Dovevano essere chiusi ieri, invece il punto nascite di Petralia Sottana godrà di altri tre mesi di proroga. La data prefissata è per il 31 dicembre. Tale decisione, come abbiamo già detto ieri, consentirà al ministero di valutare attentamente riguardo una eventuale deroga al provvedimento di chiusura. Con questa decisione il reparto nascite del nosocomio petralese, anche se con un lasso di tempo più breve, si unisce a quello cefaludese, a cui era già stata annunciata la deroga al 31 dicembre 2016.
L’ultimo baluardo nel territorio è Termini Imerese che con l’eventuale chiusura dei sopracitati ingloberebbe gran parte dei futuri parti presso il proprio complesso. L’apparente ottimismo che gira ad ogni proroga di chiusura è da registrare come un qualcosa di positivo? Oppure è una lenta agonia che andrà a finire con la chiusura definitiva dei centri? Oggi, oltre che alle critiche ed inaccettabili condizioni delle vie di comunicazione in cui versano gli abitanti delle madonie non degne di un paese tra i più civilizzati, i futuri genitori sono costretti grazie ai già molti ostacoli, lavorativo/economico tra quelli frequenti, ad aggiungere un altro limite, la programmazione di una nascita, decisione che non può essere presa con un reparto “a scadenza”.