Punto nascite di Petralia : arriva la proroga in extremis

E’ arrivata nell’ultimo giorno utile, la proroga alla prevista chiusura del punto nascite dell’ospedale  “Madonna dell’Alto” di Petralia Sottana. Una proroga di tre mesi, che garantirà l’apertura del reparto fino al 31 dicembre. E arriva dall’Assessore regionale alla Sanità Baldo Gucciardi, che se ne era assunto l’impegno durante la visita al presidio ospedaliero il 9 settembre scorso. La proroga consentirà al ministero di valutare attentamente in merito ad una eventuale deroga al provvedimento di chiusura, la cui richiesta era già stata inoltrata all’inizio del mese dall’assessore. Si allontana dunque lo spettro della dismissione, anche se ora è solo rimandata, in attesa della decisione del ministero.

Forte è stata la pressione degli amministratori del territorio per arrivare alla decisione che consentirebbe al punto nascite petralese di rimanere aperto nonostante non raggiunga il numero di parti previsto dalla normativa, basata essenzialmente sulle caratteristiche relative all’altitudine a cui l’ospedale si trova – servendo un territorio interamente montano – e alla distanza dagli altri punti nascite del territorio (Cefalù, Termini Imerese e Palermo, ndr). La condizione di precaria viabilità venutasi a creare con il dissesto delle vie di comunicazione secondarie e con la chiusura della Palermo-Catania si va a sommare ai requisiti che renderebbero necessario il mantenimento del punto nascite.

Soddisfatto il Sindaco di Petralia Santo Inguaggiato: “E’ positiva la decisione presa dall’assessore in merito alla proroga – ha detto – ma noi amministratori porteremo avanti la mobilitazione, che coinvolgerà tutto il territorio dai cittadini alle istituzioni, affinchè la deroga sia concessa indipendentemente dal numero di parti della struttura e venga garantito il diritto alla salute”. Il primo cittadino ha inoltre ribadito la volontà, espressa anche dai vertici dell’ASP, di virare verso un potenziamento dell’intero ospedale, cominciando proprio dai reparti di ostetricia e ginecologia, attraverso un ammodernamento delle strumentazioni e alla stabilizzazione del personale precario, a tutela della salute dei cittadini.

 

 

 

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