Cefalù: Incubi di una notte di mezza estate

Passeggiando su e giù per il lungomare, la notte di ferragosto abbiamo incontrato un’orda di persone, una vera e propria Torre di Babele. Tralasciando il fatto positivo delle presenze che si spera, abbiano fatto girare un pizzico di economia in città, in una notte ridottasi ormai ad essere l’unica speranza di lavoro per gli esercenti cefaludesi, passati da sere desertiche al boom di presenze. Migliaia i giovani siciliani che hanno invaso la città di Ruggero dandosi alle danze in spiaggia dopo aver montato tende in ogni luogo possibile, perfino sul bagnasciuga tra i lettini dei lidi o in riva del mare. Il tutto sotto gli occhi dei componenti dell’amministrazione comunale che si adoperavano per la buona riuscita della serata. Qualche anno fa i nostri amministratori condussero “la campagna di Russia” promettendo ai sudditi di Ruggero afflussi numerosi dall’oriente, in questi giorni però riecheggiare erano soltanto le diverse sfumature dell’accento siciliano che si mescolavano con smarriti accenti di turisti italiani. Una serata di festa trascorsa ad ascoltare il canto delle sirene dei mezzi del 118 impegnati in improbabili slalom tra la folla per garantire un efficiente servizio sanitario a coloro che erano in predaai fumi dell’alcol. Numeroso anche il dispiegamento di forze del’ordine intente a garantire la sicurezza e a gestire il traffico. La seconda sera del dì di festa la città è tornata alla sua “normalità”: Traffico e parcheggi selvaggi ad ostruire le arterie principali del paese come ad esempio l’incrocio tra via Pintorno e Vazzana, dove un bus, a causa di un’auto ferma in sosta in prossimità del crocevia è rimasto fermo per alcuni interminabili minuti contribuendo alla paralisi totale del traffico. Alle prime luci dell’alba la solita routine: Schiamazzi e auto strombazzanti che sfrecciavano indisturbate hanno concluso il sabato goliardico. In una cittadina che mira ad avere un turismo di qualità non bisogna agire solo in una notte, ma bisogna garantire, specialmente il sabato sera sicurezza ai cittadini e a tutti coloro che vengono a trascorrere ore di svago nei locali della città. Un libro non si giudica dalla sua copertina, bensì dal suo contenuto, per noi attualmente solo poche righe, scritte in una lingua che di certo non è il Russo.

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